«Apra, apra ci faccia entrare stanno lanciando di tutto». Sono da poco trascorse le 17 quando i manifestanti contro il Green pass da piazza del Popolo sono arrivati a via del Tritone. Una donna con il fidanzato chiede alla titolare di un negozio di abbigliamento di aprirgli la porta. Ha paura perché in strada l’aria è quasi irrespirabile a causa dei fumogeni lanciati dalla polizia per far arretrare i facinorosi mentre volano bottiglie, sassi, bastoni. La commerciante apre e la coppia da dietro il vetro tira un sospiro di sollievo.
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LA PAURA
«Ho l’attività dal 1989 e scene del genere non le ho mai viste qui, non ho mai visto un blindato della polizia bloccare il portone di Palazzo Chigi, fino a qui i disordini non erano mai arrivati».
Alle 21.38 in via del Corso un uomo ha aggredito un gruppo di fotografi armato di una pala raccolta in un cantiere stradale non distante, è stato poi braccato dalla polizia, mentre altri manifestanti hanno iniziato a lanciare contro le forze dell’ordine anche i sampietrini. Bombe carta, bottiglie, sassi, bastoni verranno lanciati per quasi tutto il pomeriggio. Le forze dell’ordine risponderanno con i fumogeni e gli idranti. Ci saranno anche dei feriti sia tra i manifestanti, colti da malori, sia tra gli agenti colpiti durante i tafferugli. In strada vengono danneggiati motorini e auto in sosta, diversi i cassonetti o i cestini porta rifiuti ribaltati. A fine serata si conteranno più di 15 persone identificate, tre i fermi. Anche il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino sarà portato in Questura. Sbigottiti i commercianti, i turisti e i passanti.
Chi può si barrica dentro, chi ha le serrande le abbassa e chi invece può contare solo sulle vetrine spera che non vengano distrutte infrante. Da lì guardano il Centro di Roma soccombere a una violenza cieca. Le associazioni di categoria provano a far di conto sui danni che il settore ha ricevuto. Danni diretti e indiretti causati da una manifestazione non autorizzata, diventata tale dopo che il sit-in preavvisato per piazza del Popolo è stato infranto. E alla fine saranno centinaia di migliaia di euro andati in fumo per mancati guadagni o per i danni alle strutture. È il bilancio - ancora approssimativo - della Confesercenti. «I danni sono elevati non c’è dubbio - sentenzia Valter Giammaria, numero uno dell’associazione - sia dal punto di vista dei mancati ricavi perché le attività hanno di fatto chiuso a metà pomeriggio sia per quelle realtà che si troveranno a conteggiare danni materiali».
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«STOP AI CORTEI»
Ma così non si può continuare: «È una vergogna che ancora oggi nel 2021 - conclude Giammaria - si debba assistere a scene come queste, a manifestazioni e cortei non autorizzati che ingabbiano e violentano il centro storico, proprio ora per giunta che il settore si stava riprendendo. Lo abbiamo detto tante volte e continuiamo a ripeterlo adesso con maggiore forza: il Prefetto deve evitare situazioni del genere, basta con le manifestazioni nel centro non devono più essere possibili». Dello stesso parere il direttore della Confcommercio di Roma, Romolo Guasco: «La deriva che ha preso questa giornata - commenta - doveva da subito essere arginata e bloccata. Non si doveva permettere che quanto accaduto si verificasse davvero. È assurdo che ci siano manifestazioni contro una misura che sta facendo ripartire il Paese ma è anche chiaro il senso totale di smarrimento».