Ragazzo rimprovera automobilisti: «Andate piano, c'è la fermata del bus». Picchiato e investito con un'auto: è grave

Il 19enne è in prognosi riservata. Indagini sono in corso da parte della Polizia di Stato

Ragazzo rimprovera automobilisti: «Andate piano, c'è la fermata del bus». Picchiato e investito con un'auto: è grave
di Ivo Iannozzi
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Domenica 24 Settembre 2023, 19:53 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 08:11

«Andate piano, non sgommate». Un banale rimprovero per questioni di viabilità rivolto a tre persone a bordo di una utilitaria che stavano ripetutamente passando a velocità sostenuta davanti alla fermata dei pullman, è stato il motivo che ha scatenato una selvaggia aggressione nei confronti di un ventenne. È accaduto nel pomeriggio tra via XX Gennaio e piazza Cesare Battisti, in pieno centro Anzio, dove si trova la fermata dei mezzi pubblici.

La vittima è stata prima investita, poi picchiata e, forse, accoltellata: sull’asfalto, tra le numerose tracce di sangue lasciate dal ragazzo, gli agenti del Commissariato di Anzio hanno infatti trovato un coltello a serramanico chiuso. 
 

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Rimprovera automobilisti, investito e picchiato

Gli aggressori sarebbero tre cittadini stranieri che erano a bordo di una Panda di colore grigio.

Dalle numerose testimonianze, alla base dell’aggressione ci sarebbe dunque il rimprovero fatto dalla vittima che era alla fermata dei pullman insieme ad altre persone, nei confronti del conducente dell’autovettura che per almeno tre volte era passato a forte velocità lungo via XX Gennaio e piazza Cesare Battisti. Infastiditi dal fatto che fossero stati rimproverati dal ragazzo, poco prima delle 17,30 hanno fatto ancora una volta il giro dell’isolato, ma per dagli una lezione.


LA VENDETTA
Tornati in piazza Cesare Battisti hanno infatti puntato il ventenne. «Una scena che non dimenticherò - racconta una testimone ancora sotto choc - dopo essere stato investito e scaraventato in terra, dalla macchina sono scesi tre uomini che hanno aggredito a calci e pugni quel ragazzo. Solo allora ho capito che era stato investito di proposito. È accaduto tutto in pochi secondi, poi c’è stata l’aggressione violenta a quel ragazzo che non ce la faceva a rialzarsi da terra e a difendersi. Dopo averlo picchiato sono poi risaliti in macchina e sono fuggiti». 
Un ragazzo che si trovava all’esterno di un locale di via XX Gennaio assicura di aver visto uno dei tre aggressori impugnare un coltello.

Lasciato sull’asfalto in una pozza di sangue, il ferito è stato soccorso da alcuni testimoni e dai volontari dell’associazione carabinieri “Vittime di Nassyria” che svolgono azione di controllo nella zona del centro cittadino. «Purtroppo – racconta uno dei volontari – siamo arrivati sul posto quando tutto era finito. Il ragazzo era vigile e dolorante e insieme ad altri lo abbiamo soccorso». 
In attesa dell’arrivo dell’ambulanza, gli è stata data dell’acqua. In piazza Casare Battisti sono rapidamente intervenuti i sanitari del servizio 118 che hanno trasferito in ambulanza il ferito al pronto soccorso dell’ospedale “Riuniti” di Anzio e Nettuno dove è stato poi ricoverato in codice rosso. Oltre agli agenti di una volante del Commissariato di Anzio, sul luogo dell’aggressione sono intervenuti anche i colleghi della polizia scientifica che hanno eseguito i rilievi e sequestrato il coltello a serramanico. 


I TESTIMONI
Sul posto stati ascoltati numerosi testimoni che hanno concordato sul fatto che gli aggressori fossero a bordo di una Panda Hibryd di colore grigio: particolarmente preziosa la testimonianza di una giovane che ha fornito particolari importanti agli investigatori. Sulla scorta delle segnalazioni sono stati immediatamente predisposti una serie di controlli nella zona per cercare di intercettare l’utilitaria degli aggressori, ma senza esito. Nelle prossime ore la polizia acquisirà anche le registrazioni delle telecamere di piazza Cesare Battisti, via XX Settembre e via Gramsci che potrebbero aver ripreso non solo il momento dell’aggressione, ma anche i ripetuti passaggi dell’autovettura degli aggressori. «È sconcertante – spiega un commerciante di via XX Gennaio – che questo episodio sia accaduto in pieno giorno e davanti a tante persone. In questa azione c’è arroganza e senso di impunità che mettono ancora più spavento del fatto stesso. C’è veramente da avere paura, non ci sentiamo sicuri».

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