La Sapienza, vernice rossa e petardi contro il Rettorato

di Flaminia Savelli
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 06:00

Vernice rossa, petardi, fumogeni, cori e fischietti. Ieri pomeriggio mentre alla Sapienza era in corso il Senato accademico, le proteste annunciate sono divampate all’interno della città universitaria che per tutta la giornata è stata blindata da poliziotti e agenti in borghese. Una zona rossa per il timore di infiltrati tra gli universitari e per le tensioni crescenti che nei giorni scorsi si sono registrate negli atenei di Milano, Torino e Bologna. Il corteo dei 300 tra studenti e attivisti della Sapienza pro - Gaza è partito ieri intorno alle 14. Una protesta organizzata dal Coordinamento Collettivo Sapienza, Zaum e da Cambiare Rotta per chiedere un incontro con la rettrice Antonella Polimeni, lo stop agli accordi con la filiera bellica e l’ università e una presa di posizione sul genocidio in corso.

Corteo di studenti pro Palestina alla Sapienza, petardo e lancio di uova contro il Rettorato

L’attenzione su quanto sta accadendo all’interno della cittadella è dunque massima. Già domenica notte, durante un blitz degli attivisti incappucciati hanno causato danneggiamenti e ricoperto di scritte pro Palestina le mura esterne del rettorato e gli ingressi delle facoltà di Chimica e Farmacia. Ecco perché ieri sono stati disposti i blindati della polizia all’ingresso di viale del Policlinico e di piazzale Aldo Moro. Con un cordolo di poliziotti e agenti in borghese che ha scortato gli studenti durante il percorso della protesta.

IL BLITZ

La mobilitazione è partita dal pratone dell'ateneo dove già da una settimana sono state montate le tende per la Palestina. Hanno quindi sfilato diretti verso il rettorato con cartelli in cui chiedono le dimissioni della rettrice Polimeni, su altri sono stampati i volti della premier Giorgia Meloni, del ministro Matteo Salvini e della segretaria del Pd Elly Schlein con la scritta: «complici del genocidio».

 

I manifestanti si sono fermati all’ingresso del rettorato dove hanno lanciato vernice rossa, petardi e lasciato impronte di mani sporche di vernice rossa sulle colonne e per terra.

Ancora: attimi di tensione quando gli studenti si sono ritrovati agli ingressi delle segreterie dove hanno battuto con violenza contro le cancellate serrate: «Pretendiamo e senza più rinvii un confronto con la rettrice Antonella Polimeni se ci fa la grazia dopo il corteo di raggiungerci per parlare di boicottaggio accademico» hanno gridato al megafono a più riprese.

Il corteo ha proseguito verso l’ingresso di viale Regina Elena dove sono stati rovesciati alcuni secchioni della spazzatura e altra la vernice rossa è stata gettata contro le vetrate della banca Unicredit. Intorno alle 17 il corteo si è sciolto davanti al pratone tra le tende montate la scorsa settimana e gli studenti si sono riuniti in assemblea.

ALLARME INFILTRATI

Gli occhi restano puntati sulla Sapienza: a preoccupare Viminale, Prefettura e forze dell’ordine ora c’è l’appuntamento di domani, quando all’ateneo arriverà Sergio Mattarella, ospite della Giornata del laureato in programma nel pomeriggio. Intanto la Digos ha alzato il livello di attenzione sui gruppi di attivisti, di estremisti di sinistra e i gruppi di giovani palestinesi. Il clima resta dunque teso e nelle prossime ore saranno disposte ulteriori misure di sicurezza da attivare all’interno della città universitaria dove resta, fisso, il presidio degli studenti con le tende nel pratone all’ingresso di viale Regina Elena.

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