Parchi integrati urbani in tutta Roma, ecco il piano per le aree verdi: si parte dalla Madonnetta

L’iniziativa del Comune: partnership con i privati per il recupero dei parchi

Parchi integrati urbani in tutta Roma, ecco il piano per le aree verdi: si parte dalla Madonnetta
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Venerdì 4 Agosto 2023, 07:04

Parchi integrati urbani, in tutta la Capitale, per rilanciare e restituire ai romani aree degradate della città - attraverso un coinvolgimento dei privati - modificando radicalmente e conservando solo la (positiva) idea originaria dei punti verdi qualità: pensati dal Campidoglio nel lontano 1995 ma poi rivelatisi un fallimento, a causa di piani finanziari che lasciavano tutti i rischi economici in carico all'amministrazione comunale. A varare il nuovo programma di riqualificazione ambientale, che si prefigge di rimettere a nuovo zone verdi cittadine e dotarle di servizi per i cittadini (dalla formazione allo sport), è l'assessore capitolino al patrimonio, Tobia Zevi, con una delibera approvata ieri dalla giunta. E a inaugurare la nuova strategia di Palazzo Senatorio sarà il proprio parco della Madonnetta, ad Acilia, che è uno dei simboli del mancato successo dei vecchi punti verdi qualità. «Vogliamo recuperare l'intuizione che fu alla base del programma del 1995, chiudendo quell'annosa vicenda e aprendo la stagione dei piani integrati urbani - spiega Zevi - Così puntiamo alla rigenerazione urbana e allo sviluppo della città».

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L'ITER

I piani finanziari dei punti verdi qualità non funzionavano, creando un aumento dei costi e una situazione debitoria importante, a carico del Campidoglio. A maggio dell'anno scorso, quindi, l'amministrazione ha voluto dare alla vicenda una svolta decisiva, mettendo in fila tutti gli elementi e le situazioni patrimoniali, amministrative e giuridiche. Questa la situazione trovata: quattro punti verde qualità mai realizzati seppur con concessione stipulata; quattro con concessione stipulata ma in via di revoca per i lavori mai completati; otto con concessione stipulata e opere finite, ma senza erogare i servizi (e quindi da revocare); 32 mai avviati, senza opere né concessioni; soltanto undici regolarmente funzionanti. «Allora i vantaggi erano privati e i rischi erano pubblici, portando anche a operazioni truffaldine - sottolinea l'assessore - Oggi puntiamo su progetti sani, per far rinascere punti importanti della città, ma è l'operatore privato che deve sostenere l'equilibrio finanziario del progetto. Così portiamo avanti a passi lunghi un piano che porti alle realizzazione di aree verdi sottratte all'incuria, con punti di formazione e di attività sportiva per i cittadini». Il Campidoglio ha deciso quindi di cambiare passo, con i nuovi parchi integrati urbani.

GLI INTERVENTI

Si parte, come detto, dal parco della Madonnetta, un rettangolo verde compreso tra via di Macchia Saponara e via di Acilia: ventuno ettari che erano stati affidati in concessione a un imprenditore privato, che doveva realizzarvi uno dei primi punti verdi qualità. Complice il contestuale proliferare d'impianti sportivi nel territorio e la difficoltà riscontrata nel ritrattare i tassi d'interesse sui mutui, il concessionario non è riuscito a completare il proposito di portare a conclusione l'operazione, revocata nel 2015. Ora l'amministrazione sta dando il via al progetto preliminare per la Madonnetta, mandando a gara il parco integrato urbano e cercando operatori finanziari privati che vogliano investire, realizzando le opere e erogando i servizi: dal verde agli impianti sportivi, dal parco giochi ai servizi pubblici di livello locale, come la biblioteca. «Madonnetta è un caso emblematico, non soltanto per i casi di cronaca nera avvenuti di recente, ma soprattutto perché oggi è un luogo di estremo degrado - commenta Zevi - Questo pieno rappresenta un'opportunità significativa per un territorio importante, prevedendo un investimento preliminare da 12 milioni e un piano finanziario di 80, con un orizzonte lungo». Quel parco «può trasformarsi rapidamente da punto di degrado a luogo di sviluppo e promozione sociale, seguendo la visione della città dei 15 minuti proposta dal sindaco Gualtieri».
Fabio Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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