Sequestravano, picchiavano e rapinavano le vittime. Sei ragazzi di Ostia sono stati arrestati questa mattina dalla polizia del commissariato Lido su disposizione del Gip del tribunale di Roma. Giovani, italiani, disoccupati e annoiati: è questo il quadro tracciato dagli inquirenti. I sei, con a capo una donna, secondo gli investigatori coordinati dalla procura capitolina avevano messo su una banda finalizzata a commettere violenze contro singoli individui, facendo valere la loro forza numerica e la loro aggressività. Oggetto delle violenze due stranieri, un bengalese e un rumeno, che sono stati soccorsi dalla polizia dopo essere stati sequestrati, picchiati e rapinati. «Una vicenda che ci ha ricordato molto quella del povero Willy Monteiro Duarte» ha detto nel corso della conferenza stampa il vice questore del commissariato Lido Antonino Amendolia.
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L'INGANNO - Tutto ha avuto inizio nel corso di una rissa per futili motivi, avvenuta presso il Centro Commerciale Eschilo.
LE VIOLENZE - Dalle indagini è emerso che dalla sera del primo incontro durante la quale i due italiani hanno avuto la peggio, il gruppo si è radunato e ha attirato in due diverse trappole i due stranieri. Il primo a finire nelle loro grinfie è stato il giardiniere. Per un pomeriggio intero, dopo essere stato caricato con la forza su un'auto, è stato picchiato per un intero pomeriggio e rapinato di tutti gli oggetti di valore. Poi è toccato al rumeno che, contro due ha avuto la meglio, ma contro cinque armati di spranghe ha dovuto soccombere. Dopo il pestaggio è stato costretto ad andare al bancomat per prelievi, poi a casa dove i gruppi di balordi gli ha portato via tutto ciò di valore, finanche un televisore. È stato lasciato alla fine malconcio come l'amico, nella pineta di Ostia.