Nonno stalker conosce una donna in un locale a Roma e la segue per mesi, arrestato. La vittima: «Ho temuto mi facesse del male»

L’anziano ha conosciuto la 40enne in un locale a Roma e si è invaghito di lei

Nonno stalker conosce una donna in un locale a Roma e la segue per mesi, arrestato. La vittima: «Ho temuto mi facesse del male»
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 31 Luglio 2023, 22:52 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 07:54

L’aveva notata dietro al bancone di quel bar nel cuore di Pomezia e se ne era invaghito fino all’ossessione. All’inizio aveva provato l’arma della “simpatia”: qualche complimento per strapparle un sorriso poi era diventato sempre più insistente e alla fine è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di atti persecutori e trasferito nel carcere di Velletri. Lui, S. P., ha 69 anni, pensionato con un passato noto ai militari che al termine di una veloce attività hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare disposta dal tribunale di sorveglianza di Roma. Piccole truffe e reati contro il patrimonio, le sue specialità. Poi l’incontro con quella donna, di trent’anni più giovane, che lo aveva sempre respinto che fossero palesi o meno i suoi iniziali tentativi di approccio. Ma lui non aveva smesso così dallo scorso gennaio aveva gradualmente intensificato le visite al bar fino a perseguitare la quarantenne con messaggi e telefonate, una volta ottenuto tramite altre vie il suo numero. E lei aveva iniziato a spaventarsi. 

Nonno stalker, la dinamica

Perché non c’erano solo le visite costanti e continuative nel locale dove lavora da oltre un anno.

Quell’uomo sostava ore e ore nel bar pur di parlarle: «Voglio uscire con te» le diceva ma lei alla fine neanche rispondeva più. Da qui il 69enne, uomo dimesso, aveva iniziato anche a perseguitarla. Pedinamenti e appostamenti per poi seguirla fin sotto casa quando la donna smetteva il turno di lavoro. E poi quei messaggi che seppur non erano mai minacciosi arrivavano, così come le telefonate, anche nel cuore della notte. Un vero incubo per la donna che, entrata in turbine di ansie e paure, ha trovato poi il coraggio di sporgere denuncia. Dai carabinieri ci è andata da sola e ai militari ha raccontato tutti quei mesi, la prima conoscenza nel locale. All’inizio lo reputava un cliente come altri, forse un po’ più affezionato ma al locale, si diceva, considerando che l’uomo in quel bar incontrava anche diversi conoscenti. Poi però un giorno ha compreso che la stava seguendo, in diverse occasioni lo ha trovato sotto casa e più di una volta si è vista recapitare a casa mazzi di fiori. Nei biglietti sempre e solo la stessa richiesta, ovvero quella di accettare un suo invito. Per paura che potesse diventare aggressioni e per l’ansia che comunque l’uomo le aveva generato, la donna si è rivolta ai militari. Tra la denuncia e l’arresto è trascorsa solo una settimana: i controlli dei carabinieri hanno potuto cristallizzare e avvalorare il racconto della donna e così, dopo la richiesta, è stato disposto l’arresto. Quando l’uomo ha aperto la porta ai carabinieri, che lo sono andati a prendere, non ha opposto resistenza ma non ha neanche proferito parola. «Avevo paura potesse diventare aggressivo e pericoloso», avrebbe detto la donna confidandosi con alcuni amici. «L’avevo respinto più volte ma ogni volta non smetteva». Al contrario, è sembrato che a ogni rifiuto l’uomo rispondesse accanendosi di più. Per lui si sono aperte direttamente le porte del carcere. 

I precedenti

Una storia analoga è stata vissuta qualche mese fa da un’altra dipendente di un locale di Campo de’ Fiori. In quel caso c’erano state anche delle minacce di morte oltre a una violenza verbale e comportamentale che avevano costretto la giovane a chiedere un sostegno psicologico prima che la madre la convincesse a sporgere denuncia. La donna era stata presa di mira da un cliente che con la scusa di essere un artista e volerla ritrarre l’aveva invitata nel suo appartamento. Lei aveva accettato ma da quel momento era iniziato l’incubo. Messaggi, lettere e telefonate continuative con minacce di morte l’avevano atterrita a tal punto da avere ormai paura di andare a lavoro.

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