Roma, in manette stalker indiano. Le minacce alla donna: «Vengo e ti taglio la testa»

Villa Bonelli, oltre 400 chiamate e minacce da parte dell'uomo

Roma, in manette stalker indiano. Le minacce alla donna: «Vengo e ti taglio la testa»
di Raffaella Troili
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Sabato 22 Luglio 2023, 07:50

«Ti taglio la testa». Minacce di morte, appostamenti, messaggi vocali, sms, scritte con il sangue sul muro dove abita la vittima. E oltre 400 telefonate ossessive, paurose. Una ossessione e un inferno iniziato nel 2021 e continuato per anni nei confronti di una donna italiana di cui si era invaghito lavorando assieme in un bistrò di Villa Bonelli. I carabinieri della compagnia di Roma Eur, su delega della Procura della Repubblica di Roma hanno eseguito un'ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, che dispone la misura della custodia cautelare in carcere per un indiano di 36 anni, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale a seguito di diniego del riconoscimento dello status di protezione internazionale e residente nel centro di permanenza per i rimpatri di Ponte Galeria, gravemente indiziato di atti persecutori con più di 400 telefonate, nelle quali ossessionato da una donna romana, anche lei 36enne, la minacciava di morte facendole capire che era a conoscenza di ogni suo spostamento.

L'uomo, già condannato per atti persecutori nei confronti della donna nel novembre 2021, continuava a minacciarla dal centro espulsioni. In quel caso i carabinieri della Stazione Villa Bonelli avevano denunciato l'uomo per atti persecutori e molestie. Ma l'indiano ha continuato a perseguitarla, anche ai domiciliari in provincia dell'Aquila (da cui evase), le molestie sono continuate a tal punto che la Procura di Roma ne dispose l'arresto, prima nel carcere di Frosinone poi di Rebibbia.

Dopo aver espiato la pena, nell'aprile 2023, sulla base delle denunce presentate dalla donna sempre ai Carabinieri della Stazione di Roma Villa Bonelli, lo stalker è stato gravemente indiziato, con condotte reiterate, di aver aggredito e minacciato nuovamente la donna, procurandole un perdurante e grave stato di ansia e paura e un concreto timore per la propria incolumità personale in ragione della gravità delle minacce, in alcuni casi anche facendo riferimento a una pistola.

In particolare il 30 maggio 2023 l'indiano ha effettuato 21 telefonate alla donna, provando un ennesimo approccio nonché minacciandola di morte; nei giorni successivi, fino al 9 giugno, ha effettuato anche di notte - più di 260 tentativi di chiamata rimasti senza risposta; il 10 giugno ha telefonato alla donna minacciandola nuovamente di morte dicendole che le avrebbe tagliato la testa; dal 28 al 30 giugno 2023 ha chiamato 146 volte la donna; il 9 luglio scorso l'ha cercata nuovamente. Anche dal centro di permanenza per rimpatri di Potenza, dove in ogni stanza c'è un telefono cellulare a disposizione degli ospiti.
L'uomo ha richiesto una domanda di protezione internazionale respinta entro i termini. Una volta a conoscenza del fatto che lo stalker era in liberà i carabinieri hanno avvisato la donna, fornito una scorta in ogni suo spostamento e infine rintracciato l'uomo che era di nuovo a Roma, a Ponte Galeria. Giovedì sera è stato arrestato e portato a Regina Coeli.

LA PERSECUZIONE

Parte delle condotte contestate, l'uomo è indiziato di averle compiute quando si trovava presso il centro di permanenza per rimpatri di Potenza. I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma quando hanno saputo che all'uomo era stato negato il riconoscimento dello status di protezione internazionale, quindi era uscito dal Cpr ed era di nuovo libero ma irregolare sul territorio nazionale, si sono subito attivati per assicurare una scorta alla vittima e garantirle protezione. Allo stesso tempo sono state avviate le ricerche dell'uomo che è stato rintracciato a Roma il 17 luglio scorso e accompagnato presso il centro di permanenza per rimpatri di Ponte Galeria dove poi è stato arrestato.

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