Medici e infermieri, oltre 500 assunzioni nel Lazio (e aumentano i posti letto). Il piano di Rocca per la Sanità

Quasi 400 milioni serviranno per dotare gli ospedali di nuovi sistemi antincendio

Medici e infermieri, oltre 500 assunzioni nel Lazio (e aumentano i posti letto). Il piano di Rocca per la Sanità
di Francesco Pacifico
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Giovedì 14 Dicembre 2023, 06:36 - Ultimo aggiornamento: 15:11

Quasi 400 milioni di euro per il futuro ospedale Tiburtino. Quello che nei prossimi anni dovrà sostituire il San Giovanni Evangelista, al momento chiuso dopo il rogo di venerdì scorso. Eppoi, tra assunzioni e stabilizzazioni, quasi un migliaio tra medici e infermieri da inserire negli ospedali del Lazio, un altro centinaio di posti letto nelle cliniche convenzionate per decongestionare i Dea e 375 milioni di euro per dotare le strutture di impianti antincendio di ultima generazione. La Regione scende in campo per attutire la crisi che da giorni si sta registrando nei pronto soccorso di Roma e provincia - soprattutto nel quadrante Est - acuita proprio dalla chiusura del nosocomio di Tivoli. Che dovrebbe riaprire non prima di tre mesi. In verità erano misure sulle quali il governatore Francesco Rocca stava lavorando da tempo. Ma ieri, per scrivere le delibere necessarie con il direttore generale della Sanità Andrea Urbani e accelerarne l'approvazione, il governatore ha anche disertato il concerto di Natale organizzato dalla Regione al Teatro dell'Opera di Roma. I due hanno lavorato fino a tarda sera per atti che a ieri pomeriggio non erano stati neppure inseriti nell'ordine del giorno della giunta in programma oggi.

L'OPERA

Guardando al pacchetto di provvedimenti - operative da subito e che sortiranno gli effetti sperati entro la fine dell'anno - in primo luogo ci sono i fondi per costruire il futuro ospedale Tiburtino: un investimento complessivo da 394 milioni (204 con fondi dell'amministrazione regionale) per realizzare una struttura che sorgerà a Bagno di Tivoli, con 347 posti letto, una superficie complessiva di 87mila metri quadrati e 8 sale operatorie.

Con lo sblocco dei fondi può partire l'iter che porterà ai bandi di gara. Quest'opera fu annunciata nel 2015 e sarà conclusa in non meno di cinque anni. Anche per questo la giunta Rocca non escluderebbe un successivo provvedimento per accelerare i tempi di costruzione. Novità anche sul fronte del personale sanitario, tema molto sentito nel Lazio sia perché qui - secondo i sindacati - mancano mille medici e 7mila infermieri sia perché queste professioni ospedaliere mostrano sempre meno appeal.

Dopo aver assunto 600 operatori in più a novembre, la Regione dovrebbe sbloccare nuovi contratti per medici e infermieri e stabilizzare un alto numero di precari. Questo provvedimento potrebbe anche riguardare, complessivamente, un migliaio di persone. Va da sé che questa misura guarda soprattutto alla crisi di organici che i pronto soccorso della Capitale e della Provincia registrano scontano più di altri reparti. Per decongestionare i Dea, soprattutto quelli di Roma Est che devono garantire assistenza alla platea di cittadini che prima si appoggiavano al San Giovanni Evangelista. Sempre nella stessa ottica, la Regione "comprerà" un altro centinaio di posti letto dalle cliniche convenzionate per facilitare il trasferimento dei malati dai Dea ai reparti degli ospedali pubblici, dove non c'è posto. Sempre nello stesso pacchetto saranno sbloccati investimenti pari a 375 milioni per aggiornare i sistemi antincendio (obsoleti come quelli del nosocomio di Tivoli) e altri 334 per opere antisismiche. Intanto non migliora la situazione dei Dea romani. La Cgil ha denunciato che «nei pronto soccorso del Lazio il 17 per cento delle persone che si presenta per essere curata finisce in attesa». Tempi più lunghi, stando al monitoraggio del sindacato, all'Oftalimico, al Bambino Gesù, a Tor Vergata, al Casilino e al Cristo Re.

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