Nelle case del Lazio c'è sempre meno pane raffermo che fa la muffetta. E l'insalata non si affloscia più troppo spesso come negli scorsi anni. La crisi spinge le famiglie a lottare contro lo spreco. E i numeri confermano che tra Roma, Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo, si è leggermente più virtuosi che nel resto d'Italia. In totale, ogni persona spreca 518,6 grammi di cibo a settimana. Un numero che arriva, in tutto il Paese, a 524 grammi ogni sette giorni. Il calo laziale rispetto all'anno precedente è di circa il 14%, quello nazionale del 12%. A dirlo è un'analisi realizzata da Ipsos per l'Osservatorio Waste Watcher International e la sua campagna Spreco Zero in occasione della decima giornata nazionale di prevenzione per lo spreco alimentare che si tiene oggi. Gli alimenti più frequentemente sprecati nel Lazio sono la frutta fresca (24% dei casi), salumi e insaccati (19%). Cipolle, aglio e patate sono al 17%.
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Stessa percentuale per il pane fresco che, comunque, sempre meno frequentemente viene abbandonato nella dispensa.
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LE INIZIATIVE
Oggi in città sono state promosse diverse iniziative dalle realtà che aderiscono al percorso del Consiglio del cibo di Roma Capitale: tra queste le Acli, in collaborazione con la As Roma, recupereranno le eccedenze dell'area ospitality in occasione dell'incontro Roma-Empoli e organizzeranno una cena alla Chiesa di San Stanislao a Centocelle per circa 60 famiglie. «Quando si tratta di solidarietà - dice l'assessora all'Ambiente, Sabrina Alfonsi - la nostra città risponde».
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