Roma, colpo della banda della "spaccata" in sala slot: sfondano la serranda con l'auto e rubano 10mila euro

Il raid in via dei Giardinetti sabato notte: la gang in fuga a bordo di un'Audi Q3 bianca

Roma, colpo della banda della "spaccata" in sala slot: il bottino è di 10mila euro
di Flaminia Savelli
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Lunedì 29 Gennaio 2024, 06:18 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 09:10

L'allarme è scattato nel cuore della notte alla Romanina, nel quadrante est della città. Quando un'Audi Q3 bianca è stata lanciata contro la serranda della sala slot di via dei Giardinetti. Una volta divelto l'ingresso, 5 banditi con il volto travisato dalle mascherine, hanno fatto irruzione. In pochi minuti hanno trovato la cassaforte con l'incasso della serata, 5 mila euro. Poi la fuga a tutta velocità verso la Casilina. Sul posto i primi a intervenire sono stati gli agenti del reparto Volanti. Gli investigatori hanno quindi sequestrato le immagini di video sorveglianza del locale in cui è stata ripresa l'intera sequenza dell'assalto.

LE INDAGINI

«Il colpo è stato messo a segno in una manciata di minuti- precisano i poliziotti- una banda di professionisti.

Tutti sapevano come muoversi all'interno dei locali ecco perché non escludiamo che nei giorni precedenti al blitz si siano finti clienti della sala slot per fare i primi sopralluoghi». All'interno dell'attività svaligiata gli agenti della Scientifica hanno proceduto con i rilievi. Tuttavia non sarebbero state trovate impronte digitali o tracce utili per risalire all'identità dei cinque banditi ora in fuga.

Sequestrate inoltre le immagini delle telecamere di video sorveglianza della zona. L'obiettivo ora è quello di ricostruire la via della fuga. Gli investigatori, grazie alle immagini delle telecamere, sono riusciti a risalire alla targa del bolide di cui però, almeno per il momento, sembra essersi persa ogni traccia. Le prossime ore saranno determinanti per chiudere il cerchio delle indagini: «Il numero della targa - sottolineano i poliziotti- potrebbe essere determinante per risalire alla banda, Le nostre ricerche si stanno concentrando nelle zone limitrofe alla Casilina».

IL PRECEDENTE

Non un caso isolato. La mattina del primo gennaio sono stati i residenti di via Ugo Ojetti, a Montesacro, a far scattare l'allarme quando hanno visto la serranda della gioielleria completamente divelta. Come poi hanno ricostruito gli investigatori, i banditi avevano approfittato dei fuochi d'artificio della notte di Capodanno per mettere a segno il colpo. Un piano studiato nei minimi particolari: avevano aspettato il momento clou dei botti per lanciarsi con una Mercedes di grossa cilindrata, poi risultata rubata, a tutta velocità contro la serranda. Anche in quel caso, la sequenza del blitz è stata registrata dalle immagini di sorveglianza del locale svaligiato. E come hanno accertato fin da subito gli investigatori, la macchina utilizzata come "ariete" per il colpo era stata rubata il giorno prima. Una Mercedes con la quale i banditi si sono ricavati un "accesso" alla gioielleria. Una volta all'interno, i malviventi avevano fatto razzia dei preziosi per migliaia di euro. I poliziotti avevano poi verificato che l'allarme era scattato (attorno a mezzanotte e mezza del 1 gennaio) ma che appunto, il rumore era passato praticamente inosservato per il boato dei botti di Capodanno. Nessuno dei residenti inoltre, aveva notato la Mercedes sfrecciare a tutta velocità per guadagnarsi la fuga.

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