Ancora una truffa ai danni degli anziani a Roma, questa volta nel quartiere Africano. A finire nel mirino dei malviventi, lo scorso 30 ottobre, sono stati marito e moglie, rispettivamente di 83 e 76 anni. Sono stati contattati al telefono da un finto maresciallo dei carabinieri con la scusa - ormai conosciuta - del figlio che aveva causato un incidente e aveva bisogno di soldi per non finire nei guai. Non solo, l'uomo ha anche dato all'83enne un indirizzo (falso) di un ospedale in cui recarsi, così da far rimanere la moglie a casa da sola e far intervenire un'altra persona a prelevare soldi e gioielli. Il complice, un 20enne di Napoli, è stato sorpreso in strada con la refurtiva ed è stato arrestato. Il giorno seguente nel tribunale penale di Roma si è svolta l'udienza di convalida.
L'ARRESTO
I carabinieri della Stazione di viale Libia erano stati allertati di possibili truffe in atto nel quartiere africano nel pomeriggio dello scorso 30 ottobre, così stavano perlustrando la zona quando hanno notato il 20enne aggirarsi con fare sospetto tra i condomini di viale Somalia. Fermato per un controllo, aveva ancora addosso numerosi gioielli in oro, 750 euro e banconote in lire sottratte all'anziana. Grazie a uno degli oggetti rinvenuti, i militari sono riusciti a risalire all'indirizzo della 76enne che ha confermato di essere la proprietaria della refurtiva. Non solo, al loro arrivo la donna aveva appena chiuso un'altra telefonata con il finto carabiniere che probabilmente, non contento di quanto portato via, avrebbe fatto tornare di nuovo il giovane o un'altra persona a recuperare altre cose. La vittima ha quindi raccontato quanto accaduto: poco prima lei e il marito avevano ricevuto una telefonata a casa da parte di un maresciallo dei carabinieri che diceva che il figlio aveva causato un incidente e aveva bisogno di soldi per non incorrere in conseguenze penali. Una persona sarebbe andata a casa a ritirarli e, approfittando della preoccupazione dei due anziani, ha fornito loro l'indirizzo falso di un ospedale in modo da far allontanare il marito e farla trovare sola all'arrivo del complice. Tra i gioielli sottratti anche la fede nuziale che la donna in un primo momento non voleva lasciare ma poi era stata costretta a cedere, con la minaccia che se non lo avesse fatto ci sarebbero state conseguenze gravissime per il figlio.LA CONVALIDA
Il 20enne è stato arrestato con l'accusa di truffa aggravata ed estorsione ed è stato processato il giorno seguente per direttissima nel tribunale penale di Roma, dove l'arresto è stato convalidato.
Proprio per sensibilizzare le persone anziane su questo tipo di truffe sempre più frequenti, il Comando provinciale dei carabinieri di Roma ha dato via a una serie di iniziative finalizzate a prevenire questo fenomeno, con diversi incontri tra i militari e le persone dei centri anziani.