«Cubiste alla festa degli avvocati di Roma», esplode la polemica. La replica: «Erano ballerine»

Dopo il buffet di apertura è partita la musica e la serata ha preso una piega che ad alcuni invitati non è piaciuta

«Cubiste alla festa degli avvocati di Roma», esplode la polemica. La replica: «Erano ballerine»
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Mercoledì 13 Dicembre 2023, 18:28

Polemica sulla festa di beneficenza organizzata dalla Federazione dell'Ordine degli avvocati di Roma ieri sera (12 dicembre) nel quartiere Flaminio, a poca distanza dalla cittadella giudiziaria. Una serata gratuita aperta ad avvocati, praticanti, ma anche familiari e amici, con tanto di raccolta fondi per i colleghi in difficoltà economiche e per progetti di solidarietà. Dopo il buffet di apertura è partita la musica e la serata ha preso una piega che ad alcuni invitati non è piaciuta. «Sul palco c'erano delle cubiste, è inopportuno soprattutto in questo momento», ha tuonato un associato.

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La protesta ha iniziato a correre via social assieme ai video della serata. Ma il presidente dell'Ordine taglia corto: «Cubiste alla riunione di fine anno? Ma scherziamo? C'era un'orchestra e con i musicisti c'erano tre ballerine che accompagnavano l'orchestra - dice Paolo Nesta, presidente dell'ordine degli avvocati di Roma - È stata una serata per una raccolta di beneficienza che aiuta colleghi in difficoltà e che non ha destato nessuno scalpore tra i presenti».

Nessuna lamentela, sottolinea dunque Nesta, neanche «dalla presidente del comitato Pari opportunità né da padri e madri di famiglia che erano presenti all'evento». «Abbiamo mangiato, c'era musica e centinaia di persone, ma niente di disdicevole», aggiunge, rivendicando l'evento all'Opus Club organizzato anche per raccogliere fondi.

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Le polemiche

Ma il procuratore legale Ivano Cimatti che, con la sua lettera ha dato il via alla protesta, non ci sta: «Ho trovato sbagliato o quantomeno inopportuno in questo momento storico caratterizzato dall'esplodere di fenomeni che possiamo definire di patriarcato o maschilismo, quindi mi sono sentito di scriverlo alla Fondazione».

Una vicenda che ha innescato anche reazioni politiche: «L'episodio sta creando comprensibile imbarazzo e indignazione nell'ambito del mondo forense della capitale e non solo - sottolinea Devis Dori, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Giustizia della Camera - Noi siamo impegnati in Parlamento sul fronte del contrasto alla cultura sessista, all'uso della donna-oggetto, che genera comportamenti discriminatori e spesso, purtroppo, brutale violenza contro le donne». E chiede che «il Consiglio dell'ordine degli avvocati di Roma prenda espressamente e risolutamente le distanze da questo episodio, considerato l'alto valore sociale dell'avvocatura, impegnata nella lotta ad ogni forma di discriminazione. Gli ordini professionali, in primis l'avvocatura, hanno il dovere di astenersi da qualsiasi iniziativa che possa alimentare una cultura maschilista» aggiunge Dori.

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