Denuncia l'uomo conosciuto sul sito di incontri per violenza sessuale: condannata per calunnia. «Ha mentito per estorcere 200 euro»

Inflitti due anni alla 58enne: avevano solo dormito insieme in un B&B

Denuncia l'uomo conosciuto sul sito di incontri per violenza sessuale: condannata per calunnia. «Ha mentito per estorcere 200 euro»
di Federica Pozzi
4 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Ottobre 2023, 22:51

Aveva denunciato per violenza sessuale un uomo conosciuto su un sito di incontri. Il tribunale di Civitavecchia aveva però archiviato il procedimento perché non c’era alcuna prova del reato, così la donna, che gli aveva chiesto 200 euro per non denunciarlo, è stata condannata ieri a due anni di reclusione per calunnia.

Escort ricatta il cliente e gli estorce 15mila euro: arrestata. Il 67enne l'aveva conosciuta su un sito di incontri

LA VICENDA
È iniziato tutto nel luglio del 2017. S.M., 54 anni, risponde all’annuncio di M.M., 58 anni, sul sito di incontri. La donna era in cerca di un accompagnatore per andare quella sera in un Club privè. Il 54enne accetta e, non avendo la macchina, si fa passare a prendere dalla 58enne. Passano il resto della giornata insieme e anche la sera finché non decidono di fermarsi a dormire in un B&B a Bracciano in cui lui aveva preso una stanza. L’uomo, nel corso delle udienze, ha raccontato al tribunale che tra i due non era accaduto nulla al livello sessuale e che addirittura non erano neanche andati nel locale in cui avrebbero dovuto recarsi quella sera ma avevano soltanto dormito nello stesso letto.

La mattina, dopo aver fatto colazione insieme, tornano a casa e prima di separarsi la donna gli dice che se non le avesse dato 200 euro lo avrebbe denunciato per violenza sessuale. La vittima però non ci fa molto caso, credendo si tratti soltanto di una battuta di cattivo gusto, e così se ne va via tranquillo. Il giorno dopo viene però chiamato dalla proprietaria della struttura dove avevano soggiornato, la quale lo avvisa che lo stavano cercando i carabinieri. Lui si presenta di persona dai militari e apprende di essere stato realmente denunciato per violenza sessuale.

L’ARCHIVIAZIONE
L’uomo, convinto della propria innocenza, rimane incredulo. Non ci sono però testimoni: le persone presenti quella notte nel B&B, ascoltate dai carabinieri, dichiarano di non aver sentito nulla di strano e in più non c’è neanche un referto di ospedale a nome della donna che attesti la presunta violenza. Tanto che quando la denuncia arriva alla Procura di Civitavecchia (competente territorialmente, essendo i fatti avvenuti a Bracciano), i pm lo archivia immediatamente per «manifesta infondatezza della notizia di reato».
Le indagini portate avanti dall’Arma fanno inoltre emergere altri due dati importanti a dimostrazione dell’innocenza dell’uomo. Uno è il messaggio inviato dalla donna al 54enne in cui gli chiede 200 euro per ritirare la denuncia. Un sms che la vittima ha portato di sua spontanea volontà ai carabinieri in cui c’era anche scritto un generico: «mi hai fatto fare delle cose che non volevo», in contraddizione con il racconto dettagliato che la donna aveva riferito ai militari.

I PRECEDENTI
Un altro elemento di sospetto è dato dal fatto che la 58enne in quel periodo aveva sporto diverse denunce dello stesso tipo nei confronti di altri uomini, quattro solo nel mese di luglio. Così da presunta vittima M.M. diventa imputata per il reato di calunnia, «perché incolpava falsamente (l’uomo, ndr) – pur sapendolo innocente – di averla costretta a subire violenza sessuale». Ieri la sentenza: la donna è stata condanna a due anni di reclusione. Il pm Giovanni Nostro aveva chiesto 3 anni di pena e nella requisitoria aveva definito il comportamento della donna «gravissimo», in quanto «ha mentito sapendo di mentire, accusando l’uomo di un reato gravissimo e ha tentato anche di estorcergli dei soldi». Anche se quest’ultimo reato non le è stato contestato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA