Red carpet stellare per le madri coraggio

Al cinema Moderno arrivano Micaela Ramazzotti, Serena Rossi, Valentina Bellè per l'anteprima di "The good mothers"

Micaela Ramazzotti sfila sul red carpet
di Lucilla Quaglia
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Mercoledì 5 Aprile 2023, 07:30

Luci viola soffuse e ampi tappeti in tinta su cui poggiano tante candele bianche accese. Sono i bagliori che illuminano il portico che immette nel multisala di piazza della Repubblica. Nell’aria risuonano le note di due violiniste performer, in lungo rosa, dagli esotici nomi: Vanguard e Qart. Si esibiscono anche all’interno. Tanti fan in attesa, malgrado la pioggia, lungo le transenne per una storia tutta al femminile. Stanno per essere proiettati i primi due episodi della nuova serie originale italiana “The Good Mothers”, vincitrice del “Berlinale Series Award” alla 73° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

 

Rispondono all’invito Lodovico Fremont e Luca Capuano, in blu.

Arrivano Serena Rossi, il vincitore di X Factor Lorenzo Licitra e Massimo Wertmuller con Anna Ferruzzo. E poi Claudia Zanella, in tubino di pelle marrone, la scrittrice Chiara Tagliaferri, Andrea Dianetti e Giorgio Borghetti. Tante anche le influencer. Ecco Ignazio Moser, Elda Alvigini e la regista Elisa Amoruso con l’amico Carlo Tessier. Si riconosce Tiziana Rocca. Passa il cast formato da Gaia Girace, in lungo verde e tacchi argento, Valentina Bellè, in raffinata mise nera, Barbara Chichiarelli, Francesco Colella, Simona Distefano, Andrea Dodero e Micaela Ramazzotti, in scollato e lungo total black. Scambio di saluti e parte la visione della serie che racconta la ‘ndrangheta interamente dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla.

Basato su una storia vera, il titolo ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘ndrangheta. Ad aiutarle la Pm Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan malavitosi è necessario puntare sulle donne. È una strategia che comporta grandi rischi. Commenti di apprezzamento a fine proiezione, e lunghi applausi. 

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