Magliana, picchiato da tre donne: l’uomo viene salvato dai residenti

Il trentenne era a terra, ferito e ubraico. Non si conoscono i motivi del pestaggio

Magliana, picchiato da tre donne: l’uomo viene salvato dai residenti
di R.Tro.
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Martedì 12 Settembre 2023, 23:36 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 15:12

Era a terra esanime, per le botte ricevute e anche per l’alcol, si scoprirà dopo. Le sue grida hanno svegliato il quartiere Magliana: tre donne stavano pestando un uomo, era a terra, quasi privo di sensi. è avvenuto domenica intorno alle 22 nella zona del parco Tevere-Magliana, più volte teatro di agguati e scippi. Sono stati i residenti a salvarlo dalla furia delle tre, «robuste, corpulente» a sentire gli abitanti che hanno assistito alla scena. Immediatamente hanno chiamato un’ambulanza del 118 che è arrivata presto sul posto, all’altezza dell’incrocio fra via Greve e via Foiano della Chiana, nei pressi della pista ciclabile, sulla riva Pian Due Torri del fiume Tevere. 

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I SOCCORSI
Le donne si erano date alla fuga, lasciandolo a terra ferito. Non aveva documenti, trasportato al San Camillo in codice giallo, come da prassi sono state allertate le forze dell’ordine. Gli agenti di polizia hanno identificato la vittima dell’agguato in un peruviano di 32 anni, regolare in Italia. Medicato è stato trattenuto una notte e poi dimesso dal pronto soccorso. Ha riportato ferite di lieve entità ma presentava «una forte alterazione psicofisica in seguito all’assunzione di bevande alcoliche». Ha genericamente raccontato di esser stato aggredito da sconosciuti. Ignote dunque per ora, le motivazioni del pestaggio interrotto dai residenti allarmati. 
Forse è stato colpito a bottigliate, poiché un residente ha riferito che aveva il volto ferito come da tagli.

Forse è stato rapinato, ma l’uomo non ha fornito elementi utili. 


Di certo se non fossero intervenuti tempestivamente i residenti della zona, le tre donne avrebbero continuato il loro violento pestaggio. Gli abitanti tornano a chiedere maggiore sicurezza. «Troppi casi di violenza, e troppi restano impuniti. In quell’area del parco si radunano molte persone che bivaccano e bevono. Ma non c’è sorveglianza, le forze dell’ordine non passano mai, di fatto è un’area pericolosa e abbandonata al degrado». 


L’ABBANDONO
Così, se quest’ultimo ennesimo agguato resta ancora avvolto nel mistero, riaccende però la richiesta di maggiore controllo da parte della popolazione. L’area del parco Tevere-Magliana è stata spesso teatro di vandalismi e violenze. Discariche e abbandono ne impediscono la fruibilità, le aree giochi sono state più volte danneggiate, anche la ciclabile è di difficile accesso anche in termini di sicurezza. Siamo nell’XI Municipio, quartiere Arvalia. L’area verde a ridosso del fiume Tevere inaugurata dieci anni fa dall’allora sindaco Ignazio Marino è terra di nessuno, i residenti tornano a chiedere presidi e telecamere per frenare il degrado crescente.
Rifiuti ingombranti sparsi ovunque, erbacce, baracche, statue rotte, bivacchi, hanno trasformato tutta l’area in una discarica a cielo aperto.«Impossibile frequentarla».
 

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