Regione Lazio, trovata microspia nella sala riunioni di Zingaretti

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
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Lunedì 20 Gennaio 2014, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 10:51
Una microspia artigianale stata trovata nel bracciolo di una poltrona nella sala riunioni della Regione Lazio in uso al presidente Nicola Zingaretti. L'apparecchio per intercettazioni ambientali è stato trovato durante una bonifica. Zingaretti ha sporto denuncia ai carabinieri. Indaga la Procura di Roma.



«Nella giornata di sabato, nel corso di una periodica verifica delle difese fisiche ed elettroniche a tutela della privacy e della sicurezza degli uffici della Presidenza, è stato rinvenuto dentro una poltrona della sala riunioni un complesso apparato elettronico idoneo all'ascolto e alla registrazione ed atto alla trasmissione all'esterno. La Regione ha ovviamente informato del ritrovamento l'Arma dei Carabinieri per la dovuta denuncia, e immediatamente la Procura della Repubblica di Roma dell'avvenuto ritrovamento. La Presidenza della Regione confida al più presto che le indagini facciano luce su questo ritrovamento inquietante. Da parte nostra continueremo nell'opera di rinnovamento, trasparenza e autonomia a difesa dell'interesse pubblico che abbiamo iniziato sin dal primo giorno del nostro arrivo». Lo dichiara in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.



«Confido che le indagini facciano luce al più presto su questo ritrovamento inquietante». Così il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti riguardo la vicenda. «Da parte nostra continueremo nell'opera di rinnovamento, trasparenza e autonomia a difesa dell'interesse pubblico che abbiamo iniziato sin dal primo giorno del nostro arrivo», conclude il Presidente della Regione Lazio.



La microspia sarà esaminata da alcuni specialisti. L'apparecchiatura, è stato confermato a piazzale Clodio, non è in uso agli organi di polizia giudiziaria. Non era attiva, ma era funzionante. La procura ha aperto un fascicolo processuale. Gli inquirenti attendono una prima relazione dei carabinieri prima di configurare il reato per cui procedere: questo potrebbe essere l'interferenza illecita nella vita privata o la collocazione abusiva di apparecchiature idonee ad intercettare. Ad occuparsi del caso sarà un magistrato del pool reati contro la personalità dello Stato, guidato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo.



Gasbarra «Il ritrovamento di microspie negli uffici della regione è senza dubbio un episodio inquietante. Esprimono piena solidarietà e vicinanza al presidente Nicola Zingaretti». Lo scrive in un comunicato il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra. «Bene ha fatto il presidente della Regione ad affidarsi al procuratore Capo Giuseppe Pignatone e sono sicuro che la magistratura farà piena luce su quanto è accaduto. L'azione di buon governo - conclude Gasbarra - avviata dell'Amministrazione Zingaretti non sarà fermata da niente e nessuno».
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