Villa Ada, il laghetto a secco: tartarughe e carpe in agonia

Villa Ada, il laghetto a secco: tartarughe e carpe in agonia
di Laura Larcan
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Giovedì 7 Luglio 2016, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 09:16

A Villa Ada i laghetti sono agonizzanti. Lo specchio lacustre si è ridotto ad un misero stagno. Il terriccio fangoso avanza a divorare la vasca d'acqua. Lo scenario dell'oasi dalla ricca fauna è solo un lontano ricordo. Lo sanno bene i frequentatori del parco storico, pensando alle carpe grassocce o alle robuste tartarughe che qui avevano il loro buen retiro dagli anni Ottanta. Ora, la secca melmosa stagnante appare come un ricettacolo di rifiuti e zanzare. Uno spettacolo impietoso, che colpisce al cuore per chi arriva dall'ingresso principale dei cosiddetti Cavalli sulla Salaria, allo sbocco su via Nera. Superato il bar, si scende verso il primo lago, il più grande, che appare già sofferente, ridotto ad un acquitrino avvolto dalla schiuma. Ancora più desolante è il secondo, il più piccolo, che si incontra nella passeggiata. Dove il cemento ha ormai preso il sopravvento sull'acqua.

LE CAUSE
Le piogge abbondanti dell'inverno non li hanno più alimentati e il processo di prosciugamento è causato ormai dalla falla nella pompa che li alimenta. Un danno su cui nessuno è più intervenuto da mesi. A chi toccherebbe? A spartirsi le competenze c'è il Simu, il servizio infrastrutture per la manutenzione urbana del Comune di Roma che ha competenza su fontane e laghi, al fianco del Servizio Giardini. «La situazione è davvero grave. Molti esemplari di pesci sono già morti e gli altri corrono il rischio di morire nelle prossime ore, e nel contempo le condizioni igienico-sanitarie sono terribili. L'acqua è stagnante da settimane se non mesi, diventando ricettacolo di zanzare», denunciano dall'Osservatorio ambientale Sherwood. Insomma, oltre al danno, anche la beffa per un lago a secco che rischia di divenire un pericolo sanitario. Non solo. Su facebook la mobilitazione cresce. E i biologi lamentano a più riprese la perdita di una specie di rane che qui aveva trovato il suo habitat naturale. Inquilini che ormai sono spariti. La situazione va avanti ormai da almeno un paio di mesi. E il dibattito si accende tra i tanti affezionati a Villa Ada. Scende in campo anche l'attrice Daniela Poggi che ieri ha postato su facebook la sua personale denuncia: «Il laghetto di Villa Ada si sta prosciugando, per pesci e altri anfibi è la loro casa. Il Comune risponde che mancano i soldi per riparare la pompa».

 

 
L'APPELLO
E sempre la Poggi chiede di scrivere al campidoglio per «riparare il prima possibile il danno». Dal Servizio Giardini annunciano prossimi interventi: Mauro Ianese, alla guida del servizio per Villa Ada spiega: «Il lago viene alimentato dall'acqua di un pozzo che viene pescata da una pompa e che a sua volta la rilancia nel laghetto. Avevamo un problema legato a questa pompa che non funzionava più perché rotta. Fino ad oggi abbiamo avuto problemi con le gare di appalti, ma ora lo stallo si è sbloccato. Siamo riusciti ora a trovare le somme necessarie per intervenire, e nei prossimi giorni l'impresa farà i lavori».

L'INTERVENTO
In cosa consistono? «Bisognerà scavare ed estrarre la pompa che è interrata, cambiarla per poi riattivarla e ripescare l'acqua», dice Ianese. I tempi? «Queste cose le sappiamo solo quando la pompa sarà estratta. Dobbiamo verificare le esatte condizioni della pompa e i danni, cioè dobbiamo capire se ha bisogno solo di una revisione o di essere completamente cambiata. Insomma nell'arco di una settimana contiamo di portare a termine l'intervento». Nel frattempo il caldo avanza, l'acqua sparisce a Villa Ada e la fauna diventa solo una presenza spettrale.