Vigili urbani in piazza contro Marino e per sbloccare il concorso: «Lui pensa solo alle multe»

Vigili urbani in piazza contro Marino e per sbloccare il concorso: «Lui pensa solo alle multe»
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Mercoledì 12 Febbraio 2014, 20:15 - Ultimo aggiornamento: 20:16

Volevamo la sala del Carroccio per riunirci e poter manifestare, ma ci hanno detto che costava 3 mila euro. E cos siamo venuti sotto il Campidoglio per chiedere a Marino che fine ha fatto il concorso dei vigili.

Elisa Rocca è un’aspirante agente di polizia locale, nonché portavoce dei 2671 candidati per i 300 posti alla Municipale di Roma Capitale. È lei a capitanare la manifestazione andata in scena oggi pomeriggio in piazza Madonna di Loreto, con una trentina di colleghi travestiti da fantasma con indosso magliette e cartelli contro la presunta latitanza del Comune sul fronte concorso. «Al Campidoglio - dice la ragazza - continuano a promettere, ma nemmeno la nuova commissione s’è insediata.

E il 15 febbraio avevano detto che ci avrebbero dato un termine utile per mandare avanti il resto delle prove». Un pasticcio quello del concorso dei vigili cominciato lo scorso maggio che ha coinvolto la commissione esaminatrice. Presidente e consiglieri dovevano dedicarsi al concorso per l’assunzione di circa 300 vigili urbani. E invece, si concedevano vacanze e trasferte, proprio nei giorni di riunione della commissione d’esame. Per questo motivo, sul registro degli indagati della procura di Roma erano finiti i nomi di tutti i membri della commissione d’esame, a cominciare dall’ex comandante Angelo Giuliani.

Tutti accusati di falso ideologico, per aver alterato i verbali di presenza della commissione. L’allora sindaco Gianni Alemanno, aveva bloccato tutto, in attesa di un chiarimento. Poi era arrivato il turno di Marino che, divenuto sindaco, sollecitato dai sindacati e dal fatto che la procura aveva dato ufficiosamente parere favorevole allo sblocco del concorso (visto che non c’erano vizi formali per invalidarlo), aveva deciso di rinominare una nuova commissione. Ora il Concorso per 300 istruttori di polizia locale di Roma Capitale rischia di subire un ennesimo stop. «E ciò a causa di un errore nella nomina di uno dei componenti della Commissione di esame, il dottor Attilio Vallante, che ricopre incarichi fiduciari per conto di Zingaretti in Regione», ha detto nei giorni scorsi il capogruppo del Nuovo centrodestra in Campidoglio, Sveva Belviso.

«È una situazione ormai al collasso - ha aggiunto ieri il presidente dell’Arvu Mauro Cordova, che si è schierato a fianco dei manifestanti - Il Comune non sblocca il concorso e il Corpo dei vigili soffre una carenza d’organico che ha raggiunto livelli spaventosi, con oltre 2200 unità mancanti. Mi auguro che si possa riprendere al più presto l’esame, dando così un futuro a questi ragazzi che da mesi hanno le vite sospese e rigenerando un po’ d’ossigeno per gli agenti che oggi operano sul territorio».

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