Valeria Marini molestata dall'ex colf: filippina a processo

Valeria Marini molestata dall'ex colf: filippina a processo
di Michela Allegri
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Sabato 21 Novembre 2015, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 17:44

​IL PROCESSO

Una colf sollevata dall'incarico, che va su tutte le furie perché sostiene di essere stata pagata troppo poco e inizia a tormentare l'ex datrice di lavoro. Minacce più o meno velate, insulti e appostamenti sotto casa. Teatro della "sceneggiata", uno dei luoghi chic della Capitale: piazza di Spagna, dove risiede una delle protagoniste della vicenda.

La parte lesa, per l'esattezza, che è una delle bionde più famose d'Italia: Valeria Marini, che ha ottenuto il successo negli anni Novanta come primadonna al Bagaglino e che ora è lanciata in una carriera da attrice, stilista e produttrice.

MOLESTIE

La showgirl ha trascinato sul banco degli imputati la sua ex domestica filippina, di 67 anni, che è finita sotto processo per violenza privata e molestie.

La Marini verrà ascoltata come testimone nel corso della prossima udienza, prevista per il 9 marzo. Di fronte al giudice monocratico e al pm Mario Pesci, l'attrice spiegherà la sua versione dei fatti. Come è scritto nel capo d'imputazione, la governante avrebbe inseguito la soubrette, aggredendola verbalmente. E si sarebbe anche appostata di fronte casa, citofonando ripetutamente e gridando come un ossesso. La lite risale al dicembre 2011, ed è l'epilogo di una battaglia disputata a suon di citazioni giudiziarie. Come si legge nella denuncia presentata in Procura dalla Marini, la colf aveva lavorato alle sue dipendenze dal novembre 2006 al febbraio 2007. Una volta licenziata, aveva deciso di battere cassa. Aveva citato l'attrice di fronte al Tribunale del Lavoro, sostenendo di aver diritto a una retribuzione maggiore rispetto a quella percepita. La Marini era uscita vittoriosa dalla contesa. A detta del giudice, infatti, la domestica aveva svolto una collaborazione saltuaria, e lo stipendio era adeguato alle prestazione.

SPESE PROCESSUALI

La donna, però, non aveva accettato la sentenza, che la condannava anche al pagamento delle spese processuali, e aveva iniziato a importunare la Marini. Nel dicembre del 2011, secondo l'accusa, avrebbe sorpassato il limite della sopportazione. Avrebbe infatti atteso l'ex datrice di lavoro di fronte al portone di casa, e avrebbe citofonato ripetutamente. Gridando in mezzo alla strada, avrebbe dichiarato di avere diritto al pagamento di cinquemila euro. Il 15 del mese, inoltre, avrebbe aggredito verbalmente la soubrette di fronte ad alcuni passanti e ai negozianti di piazza di Spagna. La Marini, intimorita, si era rifugiata in casa. Poi, aveva sporto denuncia.