Roma, tentò di ammazzare il titolare di una sala giochi: arrestato albanese

Roma, tentò di ammazzare il titolare di una sala giochi: arrestato albanese
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Martedì 9 Febbraio 2016, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 09:50
Al termine di un'articolata attività, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale hanno arrestato tre persone per i reati di traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e riciclaggio di autovettura. Una quarta persona è stata fermata successivamente per tentato omicidio. In manette sono finiti tre cittadini albanesi e un cittadino italiano, tutti già noti alle forze dell'ordine. L'albanese arrestato per tentato omicidio stava pianificando la fuga in Albania.
L'intera operazione è partita dopo l'avvistamento di una Bmw X5 di colore bianco, notata dai Carabinieri mentre si aggirava nel territorio di Roma Nord con a bordo una persona sospetta. Gli accertamenti svolti sulla targa hanno permesso di appurare che l'auto, in uso a persone di nazionalità albanese, era stata colpita da un decreto di sequestro, emesso dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Roma nell'ambito di un'indagine per l'esplosione di colpi d'arma da fuoco contro il gestore di una nota sala giochi romana, avvenuti lo scorso novembre. Raccolti i gravi indizi, sono stati intensificati i servizi in abiti civili nel territorio capitolino al fine di rintracciare nuovamente l'autovettura incriminata, che dopo pochi giorni è stata finalmente avvistata sulla via Tiberina.

I successivi accertamenti hanno permesso di risalire all'autore dell'esplosione dei colpi d'arma da fuoco dello scorso novembre.
Si tratta di un cittadino albanese che, sentendosi braccato, stava pianificando la fuga in Albania. Rintracciato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagna Roma Trionfale pochi giorni dopo in un'abitazione in zona Prima Porta, è stato sottoposto fermo di indiziato di delitto con l'accusa di tentato omicidio. Con sé aveva la seconda chiave della Bmw X5 bianca, documenti intestati a persone inesistenti che gli avrebbero permesso probabilmente un più sicuro attraversamento della dogana, oltre a una cospicua disponibilità di denaro e di una Mercedes Classe C, con targa albanese, non corrispondente al numero di telaio. Il tutto è stato sequestrato e il fermato è stato associato alla casa circondariale di Regina Coeli.
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