Morto Sergio Scarpellini: l'immobiliarista romano aveva 81 anni
Con le persone più vicine, l'imprenditore si lamentava spesso delle continue richieste da parte della politica: «Manifesta apertamente l'insofferenza per la necessità di doversi inventare ogni volta qualcosa per aggirare le normative per consegnare denaro ai partiti», scrivono i giudici. Anche a verbale, Scarpellini è scostante nei confronti dei politici che gli chiedevano continuamente favori: «Sono sempre stati gli altri, per lo più uomini politici o funzionari a chiedermi dei favori ed io, per avere la loro disponibilità, ho sempre accettato. Se fossero venute da me persone che non contavano, certo non avrei dato loro nulla né fatto sconti». A verbale ripete - senza essere creduto dalla pm Barbara Zuin - anche di non aver mai ricevuto grandi agevolazioni per tutta questa benevolenza nei confronti della politica.
FUNZIONE ASSERVITA
Gli atti dell'inchiesta nel caso del sindaco di Ponzano, però, raccontano un quadro ben diverso. De Santis, scrive la presidente Maria Agrimi, è talmente legato al progetto di Scarpellini che per parlare «utilizza la prima persona plurale (noi) che rappresenta plasticamente la comunanza di posizione tra lui e l'imprenditore, situazione che incarna pienamente l'illecita abdicazione da parte del funzionario pubblico ai suoi doveri. Le richieste di denaro continuamente avanzate hanno indubbio carattere di prezzo della corruzione per i servigi resi». L'accordo principale che i due avevano preso riguardava quella che il sindaco chiamava «una legge edilizia» mediante la quale «il gruppo Scarpellini potrà costruire 170mila metri quadri di logistica e commerciale per i quali non ha necessità di dare nulla alle banche», è la sintesi che fa lo stesso imprenditore, intercettato. Pur di farlo contento - e ricevere il pagamento complessivo di 412mila euro, «case a parte», specifica il collegio - De Santis si sarebbe fatto promotore degli interessi dell'imprenditore anche in altre sedi. Probabilmente, nella politica nazionale. Il 27 luglio 2016, ad esempio, lo informa «di due questioni che afferma essere importanti». Oltre alla vicenda delle cubature, «fa riferimento ad una nuova legge che permette di velocizzare l'iter di smaltimento della terra da scavo, in quanto evita la classificazione della terra in rifiuto, per cui la stessa potrebbe essere riutilizzata anche nel medesimo cantiere».
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