Roma, riconosce una delle rom che l'aveva picchiata in metro e viene aggredita di nuovo

Roma, riconosce una delle rom che l'aveva picchiata in metro e viene aggredita di nuovo
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Sabato 5 Agosto 2017, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 17:08

Ancora un caso di baby rom borseggiatrici nella metro di Roma. Non c'è pace per i viaggiatori. Stavolta torna ad essere vittima la stessa donna che qualche settimana fa era stata circondata e aggredita da un gruppo di piccole nomadi borseggiatrici, alla fermata metro Barberini. Dopo la terribile esperienza, la signora aveva deciso di acquistare lo spray al peperoncino per difendersi. Ieri, la donna, romana di 63 anni, mentre si trovava sulle scale mobili della stessa fermata, ha riconosciuto una delle minori e ha cercato di fermarla.


 



Raggiunta, la nomade, prima ha negato ogni responsabilità e poi, ha iniziato a minacciare e ad aggredire nuovamente la vittima. Questa, spaventata, ha deciso di difendersi usando lo spray al peperoncino. Nell'agitazione del momento, però ha indirizzato verso di sé il liquido urticante. Soccorsa dalla Polizia di Stato, intervenuta su segnalazione di alcuni testimoni, ha rifiutato le cure dei sanitari. Gli agenti però sono riusciti a bloccare la ragazzina ed una sua amica, che prive di documenti, sono state accompagnate al commissariato Castro Pretorio per gli accertamenti.

Le due minori, di 11 e 16 anni, entrambe senza documenti, sono state affidate ad una casa famiglia. La prima, accertato essere la responsabile delle aggressioni, è stata denunciata all'autorità giudiziaria.

"Le aggressioni nelle metro della Capitale, ad opera delle baby rom, continuano. Ieri, la donna assalita qualche settimana fa a Barberini, ha riconosciuto una delle giovani di etnia rom che l'aveva aggredita e, come se non bastasse, la minore l'ha minacciata nuovamente. Parliamo della stessa che è stata accompagnata al centro di accoglienza ma come se nulla fosse è tornata a presidiare puntualmente il 'territorio', già dopo poche ore dall'arresto. Forza Italia si è mossa in questo senso, anche grazie all'interrogazione del senatore Giro. Il Ministro dell'Interno deve agire direttamente sul Prefetto al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini. La misura contenuta nel decreto Minniti, il daspo, non è sufficiente, perché rimane cruciale il tema dell'indentificazione reale delle minori". Lo ha dichiarato, in una nota, Davide Bordoni, coordinatore e capogruppo al Campidoglio di Forza Italia.

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