Caso Roma, toto-commissari: spunta l'ex generale dei Carabinieri

Caso Roma, toto-commissari: spunta l'ex generale dei Carabinieri
di Cristiana Mangani
2 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Ottobre 2015, 03:44 - Ultimo aggiornamento: 08:32
ROMA - Il nome del commissario che dovrà governare la Capitale fino alle prossime elezioni potrebbe prendere forma già questa mattina, durante l'incontro tra il ministro Angelino Alfano e il premier Matteo Renzi. Un appuntamento urgente che servirà per definire soprattutto l'ambito in cui scegliere i candidati per Roma. Si fa sempre più concreta l'ipotesi che a gestire l'emergenza debba essere un pool di persone: il commissario e otto subcommissari, ognuno con una delega specifica.

E in attesa che arrivino i nomi definitivi cresce l'elenco dei papabili: dai prefetti ad altre figure della pubblica amministrazione, ora in pensione. Nei giorni scorsi, il ministro avrebbe già analizzato alcune posizioni che potrebbero avere le carte in regola. Tra questi Angelo Tranfaglia, ex prefetto di Bologna, o l'ex prefetto di Firenze Luigi Varratta, ora capo del Dipartimento del personale e delle risorse strumentali e finanziarie del ministero dell'Interno. Mentre si fa avanti anche un altro nome di spicco, quello dell'ex comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli, di recente nominato responsabile dell'ufficio antidoping del Coni. Restano in corsa Domenico Vulpiani, già commissario straordinario di Ostia, e Riccardo Carpìno con un passato da commissario alla provincia di Roma. Diminuiscono le possibilità di vedere al posto di vertice del Campidoglio i prefetti Bruno Frattasi e Mario Morcone, e la ragione è che rivestendo al Viminale un ruolo di particolare importanza, diventerebbe difficile sostituirli.



L'EX PM

A decidere il nome, comunque, sarà Franco Gabrielli che sottoporrà la candidatura ad Alfano. Anche se chiunque avrà il compito di “governare” la città avrà come super regista proprio il prefetto di Roma, al quale spetta il coordinamento per l'Anno Santo. Nella corsa resta Alfonso Sabella, l'ex pm di Palermo, il cui nome sembra gradito ai palazzi del potere, al quale, però, potrebbe andare un ruolo da subcommissario. Assessore alla Legalità nella giunta Marino si dice pronto ad accettare l'incarico. Con lui, potrebbero essere chiamati a rivestire lo stesso incarico l'attuale vicesindaco Marco Causi e l'assessore dimissionario Stefano Esposito.