Roma, parcheggiatori abusivi l'assedio si fa violento: un business da due milioni l'anno

Roma, parcheggiatori abusivi l'assedio si fa violento: un business da due milioni l'anno
di Alessia Marani
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Lunedì 17 Ottobre 2016, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 07:43

IL FOCUS
Quello che non ti aspetti a Roma succede: ecco una schiera di parcheggiatori abusivi all'opera, indisturbati, nel grande piazzale davanti agli uffici dell'Agenzia della Mobilità all'Eur, accanto agli Archivi di Stato. Succede tutti i giorni, dal lunedì al venerdì. Già alticci a metà mattinata, minacciosi, si fanno avanti in due o tre e pretendono il pizzo sulla sosta libera. «Non ne possiamo più - sbotta qualche dipendente dietro agli sportelli al pubblico - è un continuo chiamare i vigili. Ma gli agenti riescono a fare poco o niente e quelli tornano alla carica. La Municipale dovrebbe arrivare in borghese, appostarsi. Per noi dipendenti e per i nostri utenti è una tassa fissa, dobbiamo piegarci di fronte alle minacce, velate o implicite, degli abusivi». Di Sabato sera l'ultimo episodio violento in città con protagonista un parcheggiatore: durante una lite con un automobilista in viale Parioli, l'irregolare, un pregiudicato italiano di 58 anni, ha estratto un coltello e lo ha colpito a un fianco. La vittima è stata trasportata in codice giallo all'Umberto I.
IL PARADOSSO
Il paradosso all'Eur è che il business si consuma proprio sotto le finestrone di quegli uffici in marmo bianco dove centinaia di residenti e lavoratori sono costretti a recarsi per farsi autorizzare gli ingressi nelle Ztl o la sosta sulle strisce blu; quelli in cui i manager dell'azienda, partecipata al 100% da Roma Capitale, si occupano delle «attività strategiche di pianificazione, supervisione, coordinamento e controllo della mobilità pubblica e privata». Insomma, di lotta a traffico e sosta selvaggia.
Improvvisati, con cappellino da baseball sul capo, le scarpe da ginnastica ai piedi per muoversi veloci. Intercettano l'automobilista in arrivo e subito gli indicano (come se non fosse in grado di vederlo da sè) lo spazio vuoto dove infilarsi. Il più zelante dei tre - tutti dell'Est europeo - si sbraccia per facilitare la manovra (ma non ce n'è bisogno) e poi, pronto eccolo che batte cassa al finestrino, mentre un altro si piazza poco distante a fare vedere che non è solo, che non si può sfuggire alle richieste. Cinquanta centesimi, un euro, due euro. Su una decina di auto parcheggiate in pochi minuti, tutti pagano.
I PRECEDENTI
L'estate scorsa un marocchino di 36 anni, senza fissa dimora, in piazza San Giovanni in Laterano, aggredì con un sampietrino una donna che non voleva lasciargli la mancia per il non-servizio. Sempre con un sampietrino raccolto dal selciato, un filippino di 66 anni, tentò di colpire, un'altra automobilista in piazza Cairoli, nei pressi di via Arenula. L'elenco delle violenze è lungo. Spicca l'arresto di un italiano di 36 anni, sorpreso e filmato con lo smartphone da un automobilista che si era rifiutato di dargli 5 euro per parcheggiare lungo la via Litoranea, di fronte alla spiaggia di Castelporziano. L'automobilista non si fidò e rimase appostato per essere sicuro che il parcheggiatore non danneggiasse la vettura. Cosa che avvenne: il 36enne squarciò in diretta tutte e quattro le gomme. Il Codancons ha calcolato che il giro d'affari a Roma supera ogni anno i 2 milioni di euro. Il sospetto è che a gestire le batterie di italiani, africani, slavi e anche sudamericani, ci sia il racket organizzato che a fine giornata riceve la sua parte. La mappa degli abusivi è ampia. C'è persino un'applicazione di Google che raccoglie le segnalazioni fuori e dentro il Raccordo Anulare. Le piazze e strade occupate dagli irregolari sono almeno un centinaio, concentrate soprattutto nei luoghi della movida (Testaccio, Trastevere, Campo de' Fiori, Ponte Milvio, Pigneto), ma anche in corrispondenza di uffici (piazzale Clodio e persino piazza della Consolazione nei pressi del comando della polizia locale), cimiteri (Verano) e ospedali (San Camillo, Forlanini, Bambino Gesù...). Una piaga difficile da estirpare perché per fare passare qualche guaio serio ai fuorilegge bisognerebbe denunciare la tentata estorsione.
LA LEGGE
«Ma sono pochi i cittadini - spiega Michelangelo Pompei, dirigente sindacale Sulpl del IX Gruppo Eur - disposti a esporsi, con la paura di ritorsioni, per pochi euro. Nè spaventano il parcheggiatore le sanzioni previste a suo carico dal solo codice della strada, perché fare il guardiamacchine abusivo non è un reato. I 771 euro di sanzione previsti non fanno paura perché non verranno mai corrisposti da chi è nullatenente. Così come il sequestro delle somme lascia il tempo che trova, dal momento che incassati gli euro vengono spesso subito nascosti da qualche parte». La soluzione? «Applicare al parcheggiatore un ammonimento come con i violenti allo stadio e impedirgli di presenziare nelle aree a lui interdette, pena l'arresto. Una sorta di Daspo». Racconta un vigile arrivato all'Agenzia della Mobilità per delle pratiche: «Ormai ti vengono loro incontro con i documenti, tu segni, compili il verbale che tanto mai pagheranno al Comune, e dopo ritornano. L'ultima volta, signori' gli abbiamo trovato addosso appena 19 centesimi». E allarga le braccia.
 

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