Una figura esterna all'amministrazione comunale, di garanzia, senza ombre e capace di prendere in mano le redini della delicata situazione di Ostia. Il sindaco di Roma Ignazio Marino avrebbe in mente un profilo di questo tipo per il 'dopo Tassone', l'ex presidente del municipio che ha rassegnato le sue dimissioni una ventina di giorni fa.

Da domani le funzioni passeranno al sindaco, che però potrebbe prendersi qualche giorno prima di sciogliere la riserva. La decisione è attesa a breve, ma il primo cittadino è determinato a non farsi prendere dalla fretta, a fare tutte le valutazioni del caso. Dall'interpretazione dello Statuto è emerso che il commissario non deve essere necessariamente interno all'amministrazione e che l'incarico non sarà gratuito. Per questo Marino, a quanto si apprende, sarebbe intenzionato puntare su una personalità in grado di occuparsi di Ostia a tempo pieno.



Del resto era stato lo stesso commissario del Pd locale Stefano Esposito, nei giorni scorsi, a chiedere un «commissario a tempo pieno» tracciando il suo identikit: «Un funzionario pubblico di esperienza, autorevole, anche esterno all'amministrazione comunale».

In questi giorni è partito il toto-nomi, rumors indicavano tra i papabili l'ex ministro Livia Turco. Ma la scelta del sindaco, alla fine, potrebbe sorprendere.