Roma, fece esplodere la casa e morì un uomo: la nonnina della strage condannata a 10 anni

Roma, fece esplodere la casa e morì un uomo: la nonnina della strage condannata a 10 anni
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Martedì 9 Maggio 2017, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 13:30

Condanna confermata in appello per Giovannina Serra, la donna di 86 anni che il 20 gennaio 2015, a Roma, provocò l' esplosione di una bombola di gas in un appartamento determinando la morte di un inquilino e il ferimento di una ventina di persone. Dieci anni di reclusione per omicidio colposo, incendio aggravato e morte come
conseguenza di altro delitto, le sono stati inflitti dalla prima Corte d'assise d'appello, i cui giudici, presieduti da
Andrea Calabria con Giancarlo De Cataldo, hanno confermato la condanna di primo grado pronunciata dalla prima Assise nel settembre dello scorso anno. Strage per motivi abietti era il reato per il quale Giovannina Serra era stata portata davanti alla Corte d'assise capitolina e per il quale il pm aveva chiesto la sua condanna all'ergastolo; reato poi derubricato in quello sul quale oggi i giudici d'appello hanno pronunciato la loro sentenza e per il quale il Pg Gustavo De Marinis ha chiesto la conferma della condanna a 10 anni. 

 

Era il 20 gennaio 2015 quando l'appartamento di un palazzo di via Galati, alla periferia est di Roma, fu avvolto dalle fiamme dopo l' esplosione di una bombola di gas. Quell' esplosione portò alla morte un 50enne napoletano e al ferimento di 21 persone. La casa era quella dove fino a poco tempo prima abitava Giovannina Serra, l'anziana sotto sfratto che non voleva lasciare l'appartamento. L'86enne fu rintracciata e fermata dalla polizia in un appartamento dove risiedeva. Secondo gli investigatori, all'origine del gesto ci sarebbe stato il risentimento di dover abbandonare quella casa dove viveva da 20 anni.

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