Roma, piazza di Spagna ostaggio dei venditori abusivi

Roma, piazza di Spagna ostaggio dei venditori abusivi
di Elena Panarella
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Giovedì 18 Giugno 2015, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 08:30
È il salotto della Capitale. Uno dei luoghi di Roma che tutto il mondo ci invidia. Eppure giorno e notte, piazza di Spagna, si trasforma «in una terra di nessuno con almeno 50 abusivi al giorno che si sono impossessati ormai di uno dei luoghi più belli di questa città», tuonano i residenti. «Non mancano barboni e turisti spesso ubriachi che bivaccano fino alle cinque del mattino, camion bar piazzati in bella mostra e sporcizia - rincara la dose Marta Menegatti, che abita in una traversa di via del Babuino - Insomma siamo costretti a sopportare questo scempio quotidiano senza freni». Ecco allora che il presidente dell'Associazione via Condotti, Gianni Battistoni, ha scritto al sindaco, Ignazio Marino e al presidente del Consiglio Matteo Renzi, elencando tutte le problematiche che soffre il Tridente.



«L'immagine che via Condotti e piazza di Spagna con le vie limitrofe offrono giornalmente ai cittadini ed ai turisti - spiega Battistoni - è mortificante e stride sempre più per gli importanti investimenti che grandi nomi della moda e della gioielleria stanno coraggiosamente portando avanti».



I DISAGI «Speriamo quindi che la “Corte dei Miracoli”, dietro la quale non può non operare che la malavita, cessi al più presto le sue attività di camion bar, venditori di castagne per tutto l'arco dell'anno, venditori ambulanti di ombrelli, cappelli, borse e scialli contraffatti - aggiunge il presidente dell'associazione via Condotti - Ma anche venditori di fiori e di acque minerali, venditori di giochi cinesi e bolle di sapone dannosi per la salute. Distributori di volantini di vario genere. Raccolta di firme (e denaro) per la lotta alla droga, artisti di strada che amplificano le loro musiche ed esigono offerte...».



Dargli torto è difficile. La cronaca è presto fatta: americani a torso nudo a prendere il sole come se stessero sulla spiaggia, tedeschi attaccati alle lattine di birra (poi abbandonate sugli scalini), sacchetti di cibo.



«Il racket dei venditori illegali fa affari d'oro in tutte le strade del centro. Anzi è proprio nei posti più ammirati e visitati dai turisti che si ottengono i profitti maggiori: Colosseo, Pantheon, Fontana di Trevi, piazza Navona e qui a piazza di Spagna - si sfogano i commercianti - veri e propri gioielli stretti nella morsa di abusivi e bancarelle. Gli irregolari non versano un euro al Comune e allo Stato: e noi facciamo fatica ad arrivare alla fine del mese».



In effetti per capire le dimensioni di questa città sommersa basta pensare che ogni giorno a Roma circola un esercito di venditori abusivi, dai 15 ai 18mila, secondo le stime del «libro nero» sul commercio fuorilegge della Confcommercio. Praticamente un ambulante irregolare ogni quattro imprese in regola.



«Ma soprattutto diamo un'immagine di questa città completamente sbagliata - conclude Battisoni - Senza ricorrere a paragoni ormai inutili con le grandi capitali del mondo, è sufficiente vedere come a Milano il “quadrilatero della moda” sia stato tutelato e non abbia assunto quell'aspetto da suk che l'incuria ed il disinteresse hanno finora fatto proliferare nel Tridente».