Roma, omicidio Iacullo, pm chiede condanna a 30 anni per ex fidanzato: accoltellò per gelosia

Roma, omicidio Iacullo, pm chiede condanna a 30 anni per ex fidanzato: accoltellò per gelosia
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 7 Ottobre 2015, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 17:14

Per il pm non ci sono dubbi: è stato il 52enne Mario Broccolo, nel maggio 2013, ad uccidere Alessandra Iacullo, trentenne trovata accoltellata in strada, a Dragona, sul litorale romano. Per questo, ha chiesto alla I Corte d'assise della capitale, di condannare l'uomo a 30 anni di reclusione; la prossima settimana, si terrà l'udienza che porterà alla sentenza.

Era il 3 maggio 2013 quando Alessandra Iacullo fu trovata immersa nel sangue, per strada, a fianco del suo scooter (morì poco dopo il trasporto in ospedale); aveva ferite al collo e alle braccia, cosa che inizialmente fece pensare ad un incidente.

Poi, invece, si scoprì che quelle ferite erano da accoltellamento.

Qualche giorno dopo, fu fermato Broccolo, legata alla ragazza per una vicenda sentimentale. Per l'accusa, l'omicidio sarebbe avvenuto dopo una violenta lite scatenata con ogni probabilità a causa della gelosia dell' uomo, che aveva anche precedenti penali «seri» (in passato era stato già condannato per un omicidio risalente al 1990 e anche per un altro delitto colposo).

La ragazza aveva avuto una relazione con il cinquantenne, che però si era conclusa. Un finale che Broccolo non aveva mai accettato. Dalle indagini emerse che tra i due, poco prima del delitto, c'era stata una discussione animata, dopo la quale Broccolo avrebbe raggiunto la donna in via della riserva del Pantano e l'avrebbe accoltellata a morte recidendole la carotide. Secondo quanto si è appreso, l'uomo ha ammesso di avere incontrato quella sera Alessandra a un bar, ma ha sempre negato di essere l'autore dell'omicidio.

Oggi, la fase finale del processo, con la richiesta di condanna da parte del pm, l'intervento delle parti civili e della difesa; la prossima settimana, repliche e camera di consiglio che porterà alla sentenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA