Monte Livata, ritrovata la donna scomparsa
e i suoi due bambini di 4 e 5 anni

Monte Livata, il recupero dei due bimbi
6 Minuti di Lettura
Mercoledì 1 Gennaio 2014, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 10:37
Alla fine li ha riabbracciati al Policlinico Gemelli di Roma, dove sono stati portati con un elicottero dal Monte Livata. È finita così la grande paura per Emanuele Tornaboni, proprietario del circolo sportivo Due Ponti a Roma, frequentato da molti Vip, e padre di Nicole e Manuel, 4 e 5 anni, sopravvissuti quasi 24 ore a 1.500 metri d'altezza. Figli rispettivamente della sua attuale compagna e della precedente, i bambini hanno raccontato all'imprenditore di avere «dormito su un albero la femminuccia e su una roccia il maschietto. Poi si sono fatti coraggio l'uno con l'altra e si sono mossi, finendo però in un dirupo.



«Hanno lottato per non morire. Ci hanno insegnato come sopravvivere. Ora ridono, scherzano, raccontano. La bambina si è fatta male alla spalla, il bimbo alla manina, ma è un miracolo che siano vivi. Sono stati degli eroi. È stato un Capodanno tremendo, da morire, ma per fortuna è finita bene». Un incubo iniziato ieri pomeriggio per Tornaboni, quando è tornato a casa a Monte Livata, dove si trovata per le vacanze di Natale e Capodanno, e non ha trovato la compagna Alexia Canestrari, 36 anni, e i due bimbi. «La domestica filippina mi ha detto che erano usciti alle 11 e non erano rientrati - racconta l'imprenditore, che assieme al fratello Pietro gestisce il Due Ponti, un club sportivo della 'Roma bene' -. Ho dato l'allarme e sono iniziate le ricerche con centinaia di uomini. Forse mia moglie si è spinta troppo in là, ha perso l'orientamento, è andata in tilt, era la prima volta che veniva sul Monte Livata. Però poi è stata brava a metterli al riparo e a cercare aiuto».



È stata dimessa dall' ospedale di Subiaco Alexia Canestraro che era scomparsa a Monte Livata, vicino a Roma. La donna era stata ritrovata la notte scorsa, intorno alle 4, sotto shock e con un principio di ipotermia. Soccorsa è stata portata nell'ospedale da dove, dopo gli accertamenti medici, è stata dimessa.



La procura di Tivoli sta valutando se possano sussistere eventuali estremi di reato nella vicenda della donna e i due bimbi scomparsi e poi ritrovati sul Monte Livata. Domani gli inquirenti faranno un punto della situazione anche alla luce della relazione dei carabinieri che è in via di stesura. I carabinieri stanno valutando tutti gli aspetti della vicenda, senza tralasciare nulla. «Tutto - dicono gli investigatori- sarà valutato con molta attenzione». L'ipotesi di reato che potrebbero essere valutata, per la donna, è quella di abbandono di minore, ma non avrebbe motivo di sussistere se venisse confermato e accertato che la donna, come lei stessa ha raccontato, si è persa ed è poi tornata indietro per cercare i soccorsi.




Nelle ore dell'angoscia a Emanuele Tornaboni sono arrivate tante telefonate da intasare la segreteria del cellulare. Parenti, amici e conoscenti, soci famosi e non del circolo che volevano sapere. «Erano tutti in ansia - dice ora -, li ringrazio tutti». Adesso ci sarà tempo per capire cosa sia successo esattamente. «Mia moglie non ha detto nulla della dinamica - dice l'imprenditore, che è stato raggiunto dalla madre del figlio più grande -. L'ho vista poche ore fa, è tornata in sè, è fuori pericolo, nonostante un principio di congelamento, ma è sotto shock». Ma per Tornaboni questo è il giorno del pericolo scampato.



«Grazie all'Arma dei carabinieri, alla Protezione civile, a Provincia, Regione Lazio, volontari, ai cani - dice l'imprenditore -. In alcuni momenti ci si rende conto che questa Italia funziona».




Sono stati trovati poco dopo le 11 di stamattina i due bambini di 4 e 5 anni, Nicole e Manuel, scomparsi ieri a Monte Livata (Roma) con la donna romana di 36 anni, Alexia Canestrari,che a sua volta era stata rintracciata alle 2.30 della notte a Campo dell'Osso, frazione di Monte Livata, in buone condizioni, ma in stato confusionale: sembra che in passato abbia sofferto di depressione. Nicole è figlia della donna, Manuel è figlio del suo attuale marito e della sua precedente compagna.



«I bambini erano a dodici chilometri dal punto in cui avevano iniziato la passeggiata nei boschi e da dove abbiamo poi ritrovato la mamma». Lo ha detto il capitano dei carabinieri della Compagnia di Subiaco, Alessio Falzone, commentando il ritrovamento dei due bimbi scomparsi ieri a Monte Livata, vicino a Roma, con una donna di trentasei anni di Roma. La donna è stata ritrovata intorno alle 4 della notte mentre i due bambini - di 4 e 5 anni - sono stati rintracciati in un dirupo questa mattina intorno alle 11 nei boschi di Campo dell'Osso, località sciistica di Monte Livata.



Tornaboni ha poi raccontato che i figli gli hanno detto «papà ma poi i fuochi di artificio non li abbiamo fatti perchè li ho sentiti nel bosco».
E sulla compagna, che si era persa con i bambini ed è stata ritrovata la notte scorsa, ha detto: «Non ha detto nulla della dinamica. L'ho vista poche ore fa, è tornata in sè, ma sotto shock. È fuori pericolo. È stato un miracolo».




I tre si erano persi durante una passeggiata nei boschi. I due bimbi sono stati trovati dietro una roccia, nei pressi di una grotta dove la donna aveva detto di averli lasciati per andare a cercare soccorsi. Erano infreddoliti, ma sostanzialmente in discrete condizioni, anche se uno di loro ha una sospetta frattura a un braccio. Alexia Canestrari, che ha avuto problemi di ipotermia legati alle basse temperature in montagna, è stata ricoverata all'ospedale di Subiaco.



L'allarme. La donna si era allontanata ieri verso le 13 dalla casa di montagna, mentre il marito era a sciare, portando con sé con i piccoli. Inutile ogni tentativo di contattarla telefonicamente, l'utenza era sempre spenta, così come i tentativi fatti dai carabinieri di rintracciarla presso locali pubblici e abitazioni private nelle ore successive alla scomparsa. A dare l'allarme è stato proprio il marito della donna, Emanuele Tornaboni, proprietario insieme al fratello Pietro del circolo sportivo Due Ponti, sulla Cassia, uno dei più esclusivi della Capitale.



Alle operazioni di ricerca hanno partecipato 80 uomini tra carabinieri, Soccorso alpino, Corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco e Guardia di finanza. I soccorritori hanno impiegato anche tre elicotteri e cani "molecolari", in grado di seguire le tracce delle persone scomparse anche dopo numerose ore anche con l'eventuale "contaminazione" del terreno.



Un soccorritore: un vero miracolo. «Un miracolo. All'addiaccio in quelle condizioni, è veramente un miracolo - ha detto un operatore del Soccorso alpino e speleologico del Lazio a Sky Tg24 - Erano in un dirupo abbastanza scosceso, bisognerebbe sapere come sono finiti lì. Li abbiamo trovati molto provati, hanno parlato veramente poco. Gli abbiamo dato da mangiare due arance, li abbiamo fatti bere, riscaldati, gli abbiamo messo delle coperte e affidati al 118. Sicuramente la mamma ha perso l'orientamento. Di notte, in queste zone, è facile non ritrovarsi più».






«Due bambini di 4 e 5 anni, in quelle condizioni, a meno 5 gradi...: sono due eroi - dice Tornaboni a Sky Tg24 - Stiamo a pezzi, stiamo fuori di testa, c'è qui con me la madre di Manuel, con la mia attuale compagna non ho ancora parlato, l'ho vista in ospedale e ha un principio di assideramento. Non si sa come possa essere successo. Lei voleva fare una passeggiata, ha sbagliato strada, invece di andare da una parte è andata dall'altra, è entrata nel panico ed è successo l'inferno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA