ROMA - Ribadire la condanna a nove anni di reclusione ma estromettere dal processo le parti civili. Sono le richieste fatte oggi dal pg nei confronti di Gianfranco Lande, il Madoff dei Parioli, accusato di avere messo in atto una maxitruffa ai danni di vip e nomi noti di Roma. Il sostituto procuratore generale Otello Lupacchini nel giudizio davanti alla I Corte d'Appello di Roma, sostiene che nel processo a Lande, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di denaro e all'ostacolo agli organi di vigilanza, possono essere ammesse come parti civili la Consob, nonchè i ministeri dell'Interno e dell'Economia. Secondo Lupacchini «ha errato il Tribunale nell'avere riconosciuto la legittimazione attiva delle parti civili ammesse al processo per il risarcimento dei danni da esse asseritamente subiti a causa» di quei reati. In sostanza per la pubblica accusa, le parti private sono legittimate a stare nel processo contro Lande solo per il reato di truffa, legato alle querele, attualmente ancora davanti al gup.