Dato che comprendono entrambe l’ urbanistica, gli edifici, le opere d’ arte sparpagliate ovunque all’ esterno e all’interno, gli innumerevoli siti archeologici che non sono solo Via dei Fori Imperiali, il centro e le periferie. <HS9><HS9>Una efficace protezione del patrimonio artistico è la conseguenza di una efficace pratica della pulizia, del decoro e della sanità pubblica, tre termini che vanno visti insieme. Allora notiamo che i provvedimenti annunciati dalla sindaca per la Fontana di Trevi saranno presto attuati proprio alla luce di questo principio. Obbiettivo precipuo della tutela è quello di proteggere prima di ogni altra cosa il decoro e la dignità, fattori indispensabili alla vita culturale e non solo dell’essere umano.
Monumenti e opere d’ arte forniscono, a noi per primi e ai visitatori tutti, una efficace forma di educazione e di saper vivere. Sembra ovvio ma bisogna imparare a saper vivere e non si può pensare di vivere bene se, lordandoci e offendendoci, rendiamo la nostra esistenza infelice, dolorosa e mortificata. <HS9><HS9>La dialettica tra lo sporco e il pulito riveste una importanza determinante nella storia politica, culturale, economica e artistica, oggi come ieri. Allora è buona l’ idea di collocare sulla piazza di Trevi una passerella che non permette di stazionare troppo sui bordi della fontana e quindi implicitamente sconsiglia al visitatore di prepararsi a fare un rapido bagno. La passerella è un dissuasore leggero e funzionale, e dovrebbe essere sempre così quando pensiamo a provvedimenti che incidano sull’ agio e sul disagio del quotidiano inevitabilmente in continua alternanza.
Si passa davanti alla Fontana, si fanno tutte le fotografie e le riflessioni che si vuole, ma c’è un percorso minimamente obbligato per cui defluendo tutti a senso unico sulla sinistra del monumento, ogni visitatore diventa controllore dell altro, non fosse altro per potersi godere la vista esattamente come chi l’ ha preceduto senza intralciare e senza essere intralciato. Una via di educata e garbata costrizione è un buon modo di farci capire al volo come quello che ci circonda sia degno di rispetto, e anche chi ci amministra ci rispetta. Sarà così anche per la Scalinata di Trinità dei Monti, dove la mancanza di decoro e educazione rischia sempre di diventare motivo di offesa, sporcizia e maleducazione. Si parla infatti di mettere dissuasori, da collocare con garbo.
<HS9>È opportuno ripulire le nostre menti e la città in cui viviamo con la soddisfazione di vedere che l’amministrazione si prende cura di noi, cosa certamente non facile nella megalopoli che ormai la nostra città è diventata.
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