Francesca Bonfanti suicida
nel giorno del suo compleanno

Francesca Bonfanti
di Luca Lippera
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Mercoledì 12 Settembre 2012, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 12:26

ROMA - Il dono dell’intelligenza pu avere un prezzo che gli altri non possono neppure immaginare. Lo ripeteva spesso, Francesca Bonfanti, giornalista, una delle pi popolari conduttrici del mondo radiofonico romano, Centro Suono Sport, Fm 101.5, perch sperimentava da una vita sulla propria pelle quanto costino, in un tempo che non ha alcun bisogno di certi talenti, l’ironia, la sagacia, l’irriverenza e la capacità. Alla fine si può non poterne più e Francesca, alle due di ieri mattina, la notte del suo quarantunesimo compleanno, si è spogliata completamente nuda, è salita sul parapetto di un ponte ferroviario tra via Casilina Vecchia e il Mandrione, e si è buttata di sotto morendo praticamente sul colpo dopo un volo di decine di metri.

Soffriva di depressione, certo, ma sarebbe fuorviante spiegare tutto con la depressione senza mai chiedersi come e perché la malattia metta radici.

Per tanti ascoltatori, la Bonfanti, nubile, del Prenestino, era un mito. Per anni, su Centro Suono Sport, aveva condotto «State Bene Così», un’ora di diretta in cui metteva spietatamente alla berlina gli strafalcioni delle altre trasmissioni radiofoniche (i conduttori rivali la amavano e la odiavano, ndr), e nell’ultima stagione aveva affiancato Claudio Moroni nel programma «Claudio Il Professore», un altro cavallo di battaglia dell’emittente romana. Centro Suono, tanto per capirci, è una delle antenne del popolo romanista nel palinsesto c’è anche «Te La Dò Io Tokyo» con Mario Corsi e Bruno Ripepi e non a caso ieri mattina anche Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, ha fatto riferimento alla tragedia prima della conferenza stampa di presentazione di Goicoechea: «Scusate ha detto Ho altro per la testa stamattina».

Sul luogo del suicidio, tra la Casilina e la Tuscolana, sono intervenute alcune pattuglie della Polfer. Un passante l’aveva vista che si buttava di sotto dopo essersi spogliata. La donna era finita in un burrone. I vigili del fuoco hanno calato giù una dottoressa del 118 arrivata con un’ambulanza dell’Ares regionale. La conduttrice era ancora viva anche se agonizzante. È stata portata nel cuore della notte al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni e lì è stato dichiarato il decesso poco prima delle tre del mattino.

La tragedia, ironia della sorte, è stata seguita quasi in diretta da radio Manà Manà, un’altra emittente privata, che ogni notte, durante la trasmissione «Doppia Vela 21», racconta gli interventi delle volanti della polizia. Il programma è condotto da un ex agente, Giulio Galasso, il quale attorno alle tre del mattino annunciava la tragedia della collega.

Gli ascolti, considerata la fascia oraria e la dimensione della radio, sono stati altissimi. Ma il papà della Bonfanti, cardiopatico, e la sorella Valentina non sapevano ancora nulla. Quasi certamente a quell’ora non erano in ascolto. Ma una cosa del genere, altrettanto certamente, sarebbe finita su «State Bene Così», la sapiente gogna mediatica che Francesca allestiva per bacchettare certi colleghi.

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