Roma, sgominata la banda dei finti poliziotti: arrestati tre iraniani

Roma, sgominata la banda dei finti poliziotti: arrestati tre iraniani
di Elena Panarella
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Lunedì 3 Dicembre 2018, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 08:40
Pettorine con la scritta polizia (rigorosamente false), tesserini in bella mostra (fasulli anche questi). Così agiva la banda dei finti poliziotti con tanto di lampeggiante blu sul tettino della macchina. In piena notte fermavano gli automobilisti, spacciandosi per agenti, facendogli credere di effettuare dei controlli, poi gli rubavano tutto. Ma ora dovranno indossare altri abiti (questa volta in carcere però). E sì perché al termine di un'articolata attività investigativa, iniziata nei primi mesi del 2018, i carabinieri della Stazione San Lorenzo in Lucina, nei giorni scorsi, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di tre iraniani. Il gruppo faceva parte di una più ampia associazione delinquenziale dedita alla commissione di rapine in danno di turisti stranieri e automobilisti, qualificandosi come appartenenti alle forze di polizia e mostrando alle vittime dei falsi tesserini.

IL MODUS OPERANDI
Gli investigatori dell'Arma, che dallo scorso febbraio avevano avviato le indagini con il coordinamento della Procura, sono riusciti a ricostruire minuziosamente anche il loro modus operandi: una volta fatta scattare la pressione psicologica derivante dall'essere sottoposti al controllo di polizia, i malviventi effettuavano vere e proprie perquisizioni, depredando le ignare vittime di denaro e oggetti preziosi, dandosi poi alla fuga. In due episodi (a settembre), i complici, dopo aver commesso rapine per svariate centinaia di euro, hanno anche tentato di investire, in via Aurelia e in via Tiburtina i carabinieri che li avevano individuati e avevano cercato di fermarli, causando loro anche lesioni, fortunatamente non gravi, e grossi danni alle macchine di servizio. A ottobre, invece, dopo aver messo a segno le ultime due rapine e aver speronato una gazzella che aveva provato a bloccarli, hanno fatto perdere le proprie tracce rifugiandosi in un altro Paese Europeo.

GLI ACCERTAMENTI
Il 23 novembre, i carabinieri della Stazione San Lorenzo in Lucina che non avevano mai smesso di cercarli, hanno individuato nella zona di Villalba di Guidonia, il più anziano dell'organizzazione che era rientrato in Italia per riprendere i propri effetti personali, lasciati durante la fuga nell'abitazione. L'uomo, dopo aver caricato i bagagli in macchina, ha prelevato, lungo la via, altri due componenti della banda ed insieme hanno tentato di allontanarsi nuovamente, ma sono stati prontamente bloccati sull'autostrada in direzione Nord. Al momento del fermo, i tre hanno tentato nuovamente di sottrarsi al controllo facendo vedere dal finestrino un falso tesserino con intestazione police, che non ha però ingannato i carabinieri che conoscevano bene la loro identità. Una volta fermati, sono stati portati nel carcere di Rebibbia a disposizione della Procura di Tivoli, dovranno rispondere di 7 episodi di rapina, commesse tra Roma e Firenze, e del tentato investimento di due carabinieri. Ieri mattina, l'Autorità Giudiziaria ha convalidato il fermo per due dei fermati, mentre a carico del più giovane sono in corso ulteriori accertamenti perché sospettato di aver preso parte ad una solo colpo e la sua posizione è ancora tutta da chiarire. Nel corso delle indagini, gli investigatori avevano già denunciato in stato di libertà 4 persone per rapina, tentato omicidio e possesso di segni distintivi contraffatti che simulano l'appartenenza alle forze di polizia e sequestrato tre autovetture.
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