Roma, dossier Atac su metro A e B: «Le gallerie a rischio crollo»

Roma, dossier Atac su metro A e B: «Le gallerie a rischio crollo»
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 30 Ottobre 2016, 12:03
Le gallerie delle prime due linee della metropolitana di Roma rischiano di crollare su treni e passeggeri. A rivelarlo è un rapporto riservato di Atac di cui Il Messaggero è venuto in possesso. Il documento, redatto dai vertici della Divisione Metroferroviaria della partecipata del Campidoglio, mette per la prima volta nero su bianco il pericolo di «caduta di materiale sui treni» per colpa di interventi mai effettuati nelle gallerie. E non nasconde la preoccupazione per i «rischi» che corrono «i passeggeri e per la sicurezza dell'esercizio».

LE LETTERE
Un allarme ripetuto, quello dei tecnici della municipalizzata, e che però fino a oggi sembra essere rimasto inascoltato. Il primo rapporto in cui si fa cenno al rischio crolli risale al 24 maggio scorso. Il responsabile dell'ufficio Manutenzione Impianti e infrastrutture elenca in una lunga relazione tutte le «criticità di esercizio legate alla mancanza di investimenti sulle infrastrutture delle metropolitane». Tra i lavori considerati più urgenti viene citata proprio la «manutenzione straordinaria delle opere civili di linea (gallerie)». Per i tunnel della linea A servirebbero 737mila euro, per quelli della metro B un milione e 229mila euro. «Il progetto - si legge - è stato predisposto nel marzo 2016 e inviato ad aprile 2016 alla struttura Acquisti per la predisposizione dei bandi di gara».

Si tratta di una tranche di lavori estremamente delicata perché, avverte la relazione, «riguarda la messa in sicurezza di tratti ammalorati della galleria storica della metro B, tra Piramide e Termini». Interventi che «se non realizzati potrebbero comportare caduta di materiale sui treni e rallentamenti del servizio fino alla possibile chiusura». Anche per la metro A c'è la stessa preoccupazione. Qui, così come sulla seconda linea, andrebbe urgentemente «ripristinato il copriferro», vale a dire la parte di cemento che riveste i ferri della struttura portante.

«CEMENTO PERICOLANTE»
Secondo i tecnici di Atac oggi «sono presenti tratti in calcestruzzo armato» che rischiano di precipitare sui vagoni in corsa. Ecco perché, già a maggio, venivano considerati indispensabili i lavori di manutenzione nelle gallerie, in assenza dei quali si potrebbe verificare «la caduta di materiale sui treni con possibili rischi per i passeggeri e per la sicurezza dell'esercizio».

Lo stesso intervento è stato considerato «prioritario» anche in una seconda relazione, spedita anche al Dipartimento Mobilità e Trasporti del Comune di Roma e alla Ragioneria generale, che risale al 15 giugno scorso. Ancora una volta viene sollecitata l'amministrazione comunale (che proprio in quel periodo passerà dalla gestione commissariale alla giunta di Virginia Raggi) a «ripristinare nel prossimo assestamento di bilancio le risorse precedentemente stanziate» con una delibera votata dall'Assemblea Capitolina nell'agosto del 2015.

I FONDI CONGELATI
Si tratta, in sostanza, dei 58 milioni di euro per rimettere in sesto i malandati trasporti capitolini stanziati più di un anno fa dalla giunta di Ignazio Marino. E che però non sono mai stati messi a disposizione dell'Atac fino a quando, nell'agosto scorso, l'assessore alla Mobilità, Linda Meleo, è riuscita ad assegnare alla partecipata i primi 18 milioni. Ma è proprio nella seconda tranche da 40 milioni - quella più corposa e che ancora deve essere sbloccata - che si trovano le risorse per completare la messa in sicurezza delle gallerie. Che a cinque mesi dal primo allarme lanciato dai tecnici di Atac, rischiano di rappresentare un pericolo per centinaia di migliaia di passeggeri.

lorenzo.decicco@ilmessaggero.it