Trentotto custodi impiegati nelle strutture gestite dalla Soprintendenza archeologica di Roma erano pronti a trasferirsi al Colosseo per tenerlo aperto durante la Notte dei Musei di sabato prossimo. Ma c’è un ma: a causa di un accordo sindacale degli anni Novanta non potranno recarsi all’Anfiteatro Flavio. Che ora rischia seriamente di rimanere al buio in una notte in cui le luci di quasi tutti gli spazi culturali della città rimarranno accese. Ora al Mibac si ragiona su una possibile “precettazione” dei dipendenti già inseriti nei turni di lavoro di un’altra manifestazione notturna, la Luna sul Colosseo, inizialmente prevista per sabato e poi sostituita dalla Notte dei musei.
BATTAGLIA DI NUMERI
I custodi fissi del Colosseo sono 22, più altre otto unità tra vigilantes privati e personale che si occupa di accoglienza e amministrazione.
«NON SIAMO FANNULLONI»
«Sta passando il messaggio che siamo fannulloni che non vogliono lavorare», dice il rappresentante dei guardiani. «Ma nessuno pensa che non si possono far entrare migliaia di persone, attratte dal biglietto a 1 euro, in un luogo dove l'impianto di videosorveglianza non funziona, l'illuminazione è scarsa e il personale insufficiente nonostante io stesso abbia fatto un esposto alla Procura di Roma per segnalare che ci sono almeno 70 persone che potrebbero fare i vigilanti e i custodi al Colosseo e che invece ricoprono altre mansioni». Per tutta la giornata di ieri i guardiani dell’Anfiteatro Flavio sono rimasti asserragliati dentro il monumento. I pochi che parlano, mettono subito le mani avanti. «Se aprissimo di notte con il biglietto a un euro - dice Claudio Fianco, 58 anni - si avrebbe a che fare con un flusso incontrollabile di persone che sono state invogliate a partecipare alla Notte dei Musei e che non vorrebbero mai sentirsi dire che stiamo chiudendo». Nessuno risponde però quando si fa presente che le aperture notturne al Colosseo si sono sempre fatte. «Il Colosseo ha già in programmazione aperture straordinarie notturne dal 24 aprile al 1 novembre con l'iniziativa La Luna sul Colosseo», dice Andrea Costanzo, presidente della Fiavet, la federazione delle imprese turistiche del Lazio. Oggi intanto il sindaco di Roma Ignazio Marino con l'assessore capitolino Alessandra Cattoi parteciperà alla fiaccolata promossa dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla Comunità Ebraica che prevede lo spegnimento delle luci del Colosseo in solidarietà con i cristiani vittime di persecuzioni e per la libertà delle studentesse in Nigeria