Turismo, il Comune cambia il brand: via la lupa sul capitello

Turismo, il Comune cambia il brand: via la lupa sul capitello
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 15 Maggio 2014, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 09:53
Via la Lupa capitolina, al suo posto dovrebbe arrivare il Colosseo. Roma Capitale cambia il brand delle polemiche, quell'immagine stilizzata raffigurante la Lupa sul capitello scelta attraverso un concorso dalla giunta Alemanno nel 2009.



Il disegno, che oggi viene stampato su magliette, cappelli e altri accessori, avrebbe dovuto promuovere la città «riassumendo a un tempo l’identità storica e la leadership in campo culturale e artistico», come si leggeva nel bando del concorso di quattro anni fa. Ma il simbolo vincente, realizzato dall'agenzia torinese Mediapeople e costato 40mila euro, alla fine suscitò un polverone di polemiche in rete, anche per la somiglianza con il logo di un importante marca di pasta. Ecco perché ora sarà rimpiazzato. Lo ha comunicato ieri l'assessore alle Attività produttive di Roma, Marta Leonori.



«Il brand non ha suscitato il consenso di nessuno e lo cambieremo». Ci sarà una gara - «forse affiancata da un sondaggio sul web», dice Leonori – per decidere il nuovo simbolo. «Al posto della Lupa potrebbe esserci il Colosseo – continua l'assessore – perché è il nostro monumento più conosciuto ed è il simbolo di Roma. Si potrebbe pensare anche al Campidoglio o a un disegno stilizzato che non preveda monumenti, come hanno fatto altre capitali. Penso al cuore di “I love New York”, all'omino verde dei semafori di Berlino o alle tre X di Amsterdam».



Il simbolo della Lupa capitolina, spiega il critico d'arte Philippe Daverio, «era già diventato un “brand” nel periodo tardo-repubblicano, per poi svilupparsi in età augustea e adrianea». La statua della Lupa, ricorda Daverio, è l'icona stessa della fondazione della città. «Roma è la lupa. Questo simbolo si è trasformato nei secoli nell'immagine pagana della città in antitesi al concetto di capitale del cristianesimo».



I tre simboli della Roma imperiale, spiega il critico, «erano la Lupa, la scritta Spqr e le aquile. Mentre l'anfiteatro Flavio non è mai stato un simbolo, essendo stato costruito solo nel I secolo. Però è anche vero che se si fa vedere la lupa a un americano probabilmente penserebbe che sia un cane che allatta. Mentre il Colosseo è conosciuto in tutto il mondo».



TURISTI IN AUMENTO

Non sarà merito del vecchio brand, ma il turismo nella Capitale mostra numeri positivi. Da gennaio ad aprile sono arrivati quasi 3,8 milioni di visitatori (+7,29 rispetto al 2013) e circa 9,5 milioni le presenze (+ 5,8%). I cittadini Usa continuano a detenere il record, con quasi un milione di persone ma in percentuale l’incremento maggiore è degli argentini, con un +40% sul 2013 e quasi 100mila presenze. «Effetto Papa Francesco», ha commentato l’assessore Leonori che ieri assieme al sindaco Marino ha presentato i dati sul turismo. Solo nel mese di aprile, complice anche i ponti legati alle festività e soprattutto la canonizzazione dei due papi, l’aumento registrato è dell’11,4% per gli arrivi (1,2 milioni) e dell’8,75% per le presenze (oltre 3 milioni).