Casilino 900, abbattuta l'ultima baracca
Alemanno: cancellata una vergogna

Il campo del Casilino (foto Toiati)
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Lunedì 15 Febbraio 2010, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 23:14
ROMA (15 febbraio) - L'ultima baracca del campo nomadi Casilino 900 crollata oggi, abbattuta da una ruspa. Alle ore 13, davanti al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al prefetto Giuseppe Pecoraro, all'assessore comunale alle Politiche sociali, Sveva Belviso, e ai rappresentati della Croce Rossa italiana, è stata eliminata l'ultima costruzione dell'accampamento più grande d'Europa, che ha ospitato oltre 600 nomadi per 40 anni. L'area del Casilino '900, dopo la bonifica dell'area, che durerà circa un mese, sarà trasformata in un parco pubblico: a custodire la zona rimarrà un nucleo familiare, quello di Najo Azdovic, che è anche il portavoce dell'associazione rom a Roma. I 620 abitanti del campo sono stati trasferiti, per la maggior parte, nelle strutture attrezzate di Candoni e via di Salone.



Alemanno:cancellata una vergogna.
«Oggi è una giornata storica. Dopo 40 anni siamo riusciti a chiudere questo campo - ha detto Alemanno- con il concorso di nomadi e comitati di quartiere che hanno accompagnato tutte le varie fasi. Le persone che erano qui sono state trasferite in campi vivibili dove c'è legalità e integrazione. Abbiamo cancellato questa vergogna di Roma».



Trasferite le ultime 40 persone reidenti nel campo. La chiusura del campo segue la conclusione delle operazioni di trasferimento dei nomadi iniziate il 19 gennaio. Questa mattina dal Casilino sono state trasferite le ultime 40 persone nel campo autorizzato di Salone. In totale sono 618 persone che dall'inizio delle operazioni sono state trasferite nei campi di Salone, Camping River, Candoni e Gordiani.



I prossimi interventi previsti dal Piano nomadi interesseranno di campi di Tor de Cenci e La Martora. Seguiranno poi quelli di Baiardo nel Municipio XX, Foro Italico nel Municipio II, Monachina nel Municipio XVIII, Arco di Travertino nel Municipio IX e Spellanzon nel Municipio V e

infine il campo di Sette Chiese nel Municipio XI. Sabato prossimo si terrà nell'ex campo Casilino 900 la festa di addio voluta dalla comunità rom e sostenuta dal Campidoglio.



Bonino: integrare rom, non spostarli. «C'è stata in passato tutta questa grande polemica sui rom - ha commentato la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Emma Bonino - spesso confondendoli coi romeni, per poi scoprire che la maggioranza di loro è cittadina italiana da generazioni, non si può espellere e la cui integrazione non è cosa facile. Ma di certo non si possono spingere tutti in periferia o in altri Comuni, magari la cui amministrazione è di colore diverso».



Polverini: posta fine ad una vergogna. «La chiusura di Casilino 900 è un atto di civiltà nei confronti di tutte quelle persone che per anni hanno vissuto in condizioni disumane senza acqua, luce e in mezzo ai rifiuti - dice Renata Polverini, candidato del centrodestra per la presidenza della Regione Lazio - Va riconosciuto il merito dell'amministrazione Alemanno di aver risolto definitivamente, con l'aiuto della stessa comunità rom, una vergognosa situazione di degrado e di aver creato i presupposti per coniugare legalità, solidarietà e integrazione».
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