Roma, Atac, nuovo intoppo per il concordato: spunta l'extra deficit

Roma, Atac, nuovo intoppo per il concordato: spunta l'extra deficit
di Simone Canettieri e Fabio Rossi
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Venerdì 19 Gennaio 2018, 08:06
Perdite di esercizio superiori alle aspettative, debiti con Cotral ancora da definire e 100 milioni di crediti non esigibili. Mentre il redde rationem del concordato preventivo di Atac si avvicina - l'appuntamento in tribunale è fissato tra una settimana - spuntano altre spine sulla strada del salvataggio dell'azienda di via Prenestina. A Palazzo Senatorio i conti della partecipata vengono letti e analizzati in maniera convulsa. La priorità è presentarsi il 26 con una situazione blindata, come dimostra anche la fretta della maggioranza pentastellata nel portare avanti la proroga dell'affidamento in house del servizio tpl della Capitale dal 2019 al 2021, approvata nei giorni scorsi dal consiglio comunale. Poi, una volta ottenuto il via libera dei giudici, inizierà l'impervia strada verso una difficile risalita.

LE CIFRE
Prima, però, bisognerà chiudere i conti del concordato in maniera convincente. Il nuovo ostacolo, spuntato nelle ultime ore, riguarderebbe la perdita d'esercizio dell'azienda nel 2017. In attesa di mettere in fila i numeri nel bilancio consuntivo, le prime evidenze parlano di un deficit superiore alle aspettative. Non solo non sarà raggiunto quel pareggio di bilancio annunciato in passato, ma la perdita dovrebbe superare gli 80 milioni ipotizzati a fine anno, per superare invece quota 100. A causare le maggiori perdite, come un cane che si morde la coda, sarebbero soprattutto le tante corse perse, ossia i chilometri di trasporto pubblico in meno rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Campidoglio, che portano come conseguenza una riduzione del corrispettivo pagato dall'amministrazione comunale. E, quindi, meno soldi in cassa per pagare fornitori (e creditori).

I DUBBI
Ma sulla chiusura del concordato pesano anche le incertezze sulla natura dei crediti (oltre 60 milioni) vantati da Cotral nei confronti della municipalizzata romana. Per legge, i creditori privilegiati vanno pagati per intero. Per gli altri, si offre il 60 per cento, metà in denaro e metà in titoli partecipativi, il cui rendimento sarà legato ai risultati. E ancora non è chiaro a quale categoria faccia parte la società di trasporto regionale. E ieri, nel corso di una trasmissione tv a cui ha partecipato il sindaco, è stata ricordata la vicenda del commercialista Marco Costantini che sta lavorando come consulente del Comune per attestare i conti dell'azienda e che già aveva ricoperto lo stesso ruolo per il concordato preventivo di Ama Servizi Ambientali, azienda poi fallita. Oggi, intanto, la questione Atac sarà discussa in giunta. Eventuali correzioni di rotta saranno portate in aula Giulio Cesare con priorità assoluta.
 
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