Ardeatina, incendio in un maneggio
Cavalli bruciati vivi: «E' un atto doloso»

Ardeatina, incendio in un maneggio Cavalli bruciati vivi: «E' un atto doloso»
di Marco De Risi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Maggio 2014, 18:12 - Ultimo aggiornamento: 18:23

La mano del racket o una vendetta personale? Di certo per ora c’ che qualcuno ha voluto ucciderli in un modo atroce: bruciandoli vivi.

Intrappolati nelle fiamme a notte fonda, hanno scalciato, nitrito ma in pochi minuti il fuoco non gli ha dato scampo. Sono morti così quattro purosangue che si trovavano all’interno dei box di una scuderia privata all’Ardeatino. L’immediato intervento dei vigili del fuoco e degli agenti della polizia sono stati determinanti per salvare altri dieci cavalli, quattro dei quali hanno riportato qualche ustione. Ora è caccia ai piromani. Ad essere distrutto dal rogo doloso è stato il maneggio ”Seabiscuit” di via Ardeatina 524 che ospita più di cento cavalli, oltre ad un maneggio per il salto ad ostacoli, che si trova all’interno della tenuta di Sant’Alessio poco distante la scuola agraria «Giuseppe Garibaldi», un istituto storico fondato alla fine dell’800. Nella notte tra lunedì e martedì sono entrati in azione gli incendiari: hanno versato la benzina nelle stalle e sono fuggiti. Alle 2 è scattato l’allarme. Polizia e vigili del fuoco sono arrivati sul posto e si sono resi subito conto che il rogo era difficile da domare: le balle di fieno e il legno delle stalle stavano alimentando le fiamme in modo impressionante. Un agente per liberare i cavalli intrappolati è finito in ospedale per una grave intossicazione da fumo. Alle 5 del mattino l’incendio era spento e la struttura era inagibile.

LE PROVE

Durante il sopralluogo gli agenti del commissariato di Tor Carbone hanno trovato la prova che il rogo è stato doloso: vicino ad un box, alcune selle imbevute di benzina e una miccia rudimentale che solo per un caso non si è accesa. Non c’è dubbio sull’origine dolosa dell’incendio del maneggio, fra i più attrezzati della Capitale. C’è una pista precisa su cui già lavorano gli investigatori: gli attentatori avrebbero voluto colpire il titolare del maneggio. Non è un caso, secondo chi indaga, che i cavalli morti siano quelli di proprietà del titolare del maneggio; anche la miccia che non si è accesa - inoltre - era stata messa vicino al box di una cavalla di proprietà della figlia del titolare. L’uomo è stato ascoltato dalla polizia. Ha un passato pulito, senza ombre, padre di famiglia, lavoratore il che rende più difficile individuare il movente esatto. Il maneggio ”Seabiscuit” è stato creato attraverso una società privata che ha stipulato una convenzione con la scuola agragria alla quale vanno dei fondi dal ricavato del maneggio che si sviluppa su diversi ettari di terreno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA