Roma, multe sbagliate nella Ztl: ogni mese mille errori. Alcol, più patenti ritirate

Dalle auto delle istituzioni ai residenti: sanzioni nonostante il diritto a circolare

Roma, multe sbagliate nella Ztl: ogni mese mille errori. Alcol, più patenti ritirate
di Francesco Pacifico
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Martedì 27 Giugno 2023, 00:23 - Ultimo aggiornamento: 07:17

Non sono stati risparmiati neppure i 15 giudici della Corte Costituzionale. O meglio, le loro auto di servizio, regolarmente autorizzate per circolare nella Ztl (Palazzo della Consulta è a piazza del Quirinale) con tanto di tagliando, ma multate dal Comune perché prive del permesso. E come gli Ermellini si sono viste recapitare contravvenzioni simili anche le vetture di ministeri, di agenzie pubbliche, di alcune municipalizzate (Ama in testa) e, soprattutto, di centinaia E centinaia di residenti, che vivono nella zona a traffico limitato Centro e quella A1, che delimita il Tridente.

Ogni mese dal Campidoglio partono un migliaio di multe sbagliate ad alcuni titolari del permesso Ztl, nonostante questi abbiano pagato il dovuto.

Una situazione che sta imbarazzando non poco l’amministrazione. A quanto pare le telecamere non riconoscerebbero la targa di questi veicoli come autorizzati. Ma il condizionale è d’obbligo, perché tutti gli enti coinvolti in questa vicenda - il Comune stesso, i vigili e l’Agenzia Roma Servizi per la mobilità che materialmente gestisce gli occhi elettronici - fanno fatica a trovare una spiegazione certa. O meglio, ce se ne sono diverse: database non aggiornati in tempo reale, qualche bug tecnico nel sistema informatico, documentazione presentata dagli utenti incompleta (basta un nome sbagliato) oppure depositata con qualche giorno di ritardo. Fatto sta che ogni mese arrivano un migliaio di multe, che poi vanno annullate in autotutela. Per la cronaca, va detto che gli uffici competenti non si fanno scrupoli di cancellare la sanzione (che è di 90 euro), ma in alcuni casi si arriva anche al ricorso.

E su questo fronte si scoprono storie abbastanza surreali: c’è la signora che vive nei pressi di Monti che siccome all’anagrafe ha un doppio nome, finisce nella black list perché nella pratica per richiedere il permesso ha indicato soltanto quello che usa di solito; i genitori autorizzati a prendere nelle scuole del Centro i figli quando suonano le campanelle di ingresso e di uscita e si vedono lo stesso fioccare una serie di multe; il professionista che, per cercare parcheggio, nella stessa serata entra ed esce dalla Ztl diverse volte e si vede recapitare a casa una sanzione per ogni passaggio fatto sotto le telecamere. Sulla Ztl il codice della strada non fa sconti ai recidivi, a differenza di quanto avviene per le altre infrazioni stradali.

Intanto sui tavoli dei dirigenti della Polizia locale e del dipartimento mobilità stanno arrivano segnalazioni per certi aspetti molto più preoccupanti delle multe sbagliate per la Ztl: stanno impennando a dismisura le contravvenzioni (da 543 euro a 1.500 in base al tasso etilometrico e se si ricade nel civile o nel penale) per guida in stato di ebbrezza con conseguente ritiro delle patenti. Si registra un aumento del 70 per cento.

IL BILANCIO
Tutto questo avviene a Roma, dove dall’inizio dell’anno ci sono state 60 vittime per incidenti stradali. Stando ai verbali della municipale, nei primi undici del 2022 sono state ritirate 1.200 patenti. Nei primi cinque mesi del 2023 la stessa misura è stata applicata a 880 automobilisti. A questo ritmo saranno 2.100 alla fine dell’anno. Sì, perché tra il 2022 e il 2023 si è passati da 109 revoche al mese a una media di 176, con una crescita - come detto del 70 per cento. Maggiormente coinvolti in queste vicende (quasi nel 60 per cento dei casi) sono persone tra i 20 e i 40 anni. Ma non mancano gente di mezz’età (il 25 per cento) e ultrasessantenni (il restante 15).

La stretta segue una diversa strategia nei controlli da parte della polizia locali: le verifiche iniziano alle 23, quando si esce dai ristoranti, e finiscono all’alba (alla chiusura delle discoteche); ai vecchi etilometri sono stati affiancati dei precursori che rilevano più precisamente il tasso alcolico e hanno valenza probatoria, soprattutto sono in circolazione una quindicina di pattuglia, spesso armati anche di autovelox, collocati nelle zone della movida: Tor di Quinto-Ponte Milvio, Trastevere, Testaccio, il Pigneto, Centocelle e con il caldo Ostia e l’Eur. Nota Mario De Sclavis, vicecomandante del corpo: «L’unico deterrente a questi fenomeni è il combinato disposto tra l’aumento dei controlli con mezzi più sofisticati e una maggiore presenza sul territorio. Che garantiamo grazie agli sforzi dei nostri agenti». E tra gli esempi di deterrente, in via della Consolazione, fanno l’esempio delle telecamere installate in galleria Giovanni XXIII: se aprile i verbali per eccesso di velocità sono stati 31.800 ad aprile, men o di 3mila a maggio.

Come detto non mancano persone mature fermate in stato di ebbrezza. Come un sessantenne intercettato a Tor di Quinto, che prima ha rifiutato di sottoporsi al test e provato ad aggredire i vigili, quindi si è buttato a terra lamentando un malore, ma si è rialzato prontamente quando gli hanno fatto capire che gli stavano per sequestrare il mezzo. Sul fronte dei più giovani, non da meno un ventenne che alla guida è stato scoperto con un tasso alcolico di 1,70: «Ho soltanto assaggiato il cocktail della mia fidanzata, quando lei mi ha chiesto di capire che liquori ci avevano messo dentro...».
 

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