Roma, negozianti contro il tram: boom di adesioni all’appello contro il progetto ​Termini-Vaticano-Aurelio

Romolo Guasco (Confcommercio Roma): «Il Comune pensi a una soluzione diversa»

Roma, negozianti contro il tram: boom di adesioni all’appello contro il progetto progetto Termini-Vaticano-Aurelio
di Giampiero Valenza
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Sabato 9 Settembre 2023, 00:33 - Ultimo aggiornamento: 06:30

Il mondo del commercio e dell’artigianato della Capitale è unito su una cosa: il «no» al tram Tva (il Termini-Vaticano-Aurelio), che si ha intenzione di costruire dopo il Giubileo del 2025. Il progetto, promosso da una certa lobby tranviaria di sinistra in città, trova i suoi ostacoli. Non ultimi, quelli della grande lista di pareri contrari di quella Roma che, tutte le mattine, contribuisce al suo sviluppo economico. Dopo Confcommercio molte associazioni di categoria come Confesercenti, Federmoda, Federalberghi, l’associazione Botteghe storiche, Confartigianato, e poi Loreno Bittarelli, capo storico dei tassisti del 3570 (i più numerosi in città), hanno confermato i dubbi attorno all’opera, sulla quale anche il commissario straordinario per le opere infrastrutturali del Giubileo, Maria Lucia Conti, ha espresso un parere, dicendo che è impensabile avere per l’Anno Santo un cantiere così impattante per la città. E oltre alle preoccupazioni economiche ci sono quelle degli archeologi: l’opera potrebbe dare fastidio al patrimonio monumentale del Centro e, quindi, compromettere alcuni tra i luoghi più fotografati al mondo.

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LA SODDISFAZIONE

Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma, non nasconde di raccogliere con piacere i risultati della battaglia che hanno avviato contro il Tva, che taglierebbe in due, di fatto, sia via Nazionale sia Corso Vittorio, due strade che nel corso degli ultimi anni stanno vivendo una profonda crisi commerciale: sempre più vetrine abbassate e spazi lasciati nel degrado. 
«Ci siamo fatti promotori di alcune osservazioni e per chiedere al Comune se ci sono proposte alternative al tram - spiega Guasco - Riteniamo possa esserci un supplemento di riflessione perché siamo ancora in tempo.

Con l’attuale tecnologia possiamo avere autobus elettrici grandi che possono coprire lo stesso volume di trasporto e un minore impatto sulla circolazione». Intanto, nonostante l’afflusso di turisti, l’economia del Centro Storico continua a soffrire. E il mondo dell’impresa chiede interventi specifici. 

IL TEMA DEL CENTRO

Valerio Galeotti, responsabile del Cna artistico e tradizionale di Roma, si aggiunge alla lista di chi vuole incontrare il Campidoglio per affrontare il tema della mobilità nel Centro. Tutto ciò, puntando anche a una priorità imminente per chi si occupa di programmazione, quella delle feste di Natale. «La realizzazione di opere legate a una mobilità più sostenibile e snella dovrebbe essere un reale auspicio per un territorio come quello di Roma, in cui si è sempre rivelato un problema di difficile soluzione», dice. E sottolinea anche come la priorità è da individuare in un dialogo serrato con chi tutti i giorni compone il tessuto produttivo della città. «Quello che in una situazione come questa non dovrebbe mancare da parte dell’amministrazione capitolina è l’offerta di interventi di sostegno agli artigiani, offrendo dei piani di lavoro che contemplino certezze sulle modalità di tempi e realizzazioni delle opere. Ad esempio, la Cna di Roma ha chiesto all’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè un incontro per discutere in anticipo sul piano della mobilità in vista del periodo natalizio. Abbiamo delle sfide per Roma che non possiamo rimandare, serve rapidità e concretezza». 

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