Movida Roma, raid dopo le proteste: danni e minacce ai residenti, distrutte auto e dipinti

Un assalto in piana regola, in via di San Francesco a Ripa, che poteva finire nel peggiore dei modi

Movida Roma, raid dopo le proteste: danni e minacce ai residenti, distrutte auto e dipinti
di Marco Pasqua
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Giovedì 7 Settembre 2023, 07:17 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 09:48

La movida violenta e senza regole di Trastevere, stavolta, entra prepotentemente nei palazzi dei residenti. Con un atto di forza, illegale, una reazione spropositata rispetto alle comprensibili proteste di chi, la notte, vorrebbe dormire. È un assalto in piana regola, che poteva finire nel peggiore dei modi. Martedì notte, in via di San Francesco a Ripa, il caos tipico dei weekend anima la strada. Le scuole stanno per riaprire, i ragazzi sono tornati dalle vacanze, c'è voglia di fare confusione. Quella via, insieme a San Calisto e piazza Trilussa, è una delle più in voga della movida.

NOTTE DI VIOLENZA

Davanti allo store della Love Gang da sempre punto di ritrovo di ragazzi giovanissimi seguaci dei trapper e del loro stile di vita sopra le regole la confusione si protrae fin oltre le 2. Da alcuni palazzi, tra il civico 4 e 8, qualcuno, esasperato, versa dell'acqua sui giovanissimi, dopo che qualcun altro li aveva dapprima invitati ad abbassare la voce. Quello che accade nei minuti seguenti è difficile da raccontare. Otto di questi under 21 salgono prima su un'auto, danneggiandola, e lanciando all'indirizzo delle finestre delle bottiglie. Poi decidono che devono rintracciare chi ha osato lamentarsi dei loro schiamazzi. Staccano uno dei pali in ferro usati per delimitare il marciapiede e lo usano come un ariete, per entrare in uno stabile, al civico 4. Il portone resiste, a quel punto ripiegano sul civico 8. Qui riescono ad entrare. Una volta dentro, si scagliano contro la teca che protegge un affresco del Seicento: la mandano in frantumi.

Poi vandalizzano le cassette delle lettere, addirittura si impossessano dell'hard disk che registra le immagini di una telecamera. Poi iniziano a scagliarsi contro le porte degli appartamenti. Urlano, «uscite», la gente grida dalle finestre. I vandali sono convinti che l'acqua sia stata lanciata dall'ultimo piano, il quarto. Solo la porta blindata riesce a farli desistere. «Abbiamo chiamato più volte il numero delle emergenze denunciano i residenti ma ci hanno risposto che non avevano auto».

Quando gli agenti arrivano, dei ragazzi neanche più l'ombra. Ieri mattina, i carabinieri, durante un sopralluogo, hanno però potuto accertare che alcune telecamere, sulla strada, avevano ripreso quel raid. «Siamo esasperati, non ce la facciamo più racconta Gianfranco Caldarelli,a capo dell'associazione Trastevere Attiva e residente nella via Ci sono tre locali che violano tutte le norme in materia di vendita di alcolici: i ragazzi si servono da loro, ogni notte e si ubriacano sotto alle nostre finestre. In genere questa scena si ripete ogni fine settimana ma, stavolta, complice il ritorno dalle ferie, dobbiamo fare i conti con il caos ogni notte». «E' stata una scena da far west spiega ancora Caldarelli che non si dovrebbe vedere in nessuna città». Molti residenti vivono ormai nel terrore. Chi protesta, come dimostra questo raid, rischia di essere oggetto di rappresaglie. «Abbiamo paura, e non capiamo perché non si puniscano i negozi che non rispettano le regole», spiegano alcuni cittadini. «In passato c'era più vigilanza da parte delle forze dell'ordine, oggi siamo stati lasciati soli», dicono altri.

Lo scorso mese di agosto, avevano fatto discutere, a Ponte Sisto, il video, girato da un residente, con centinaia di giovani che avevano dato vita ad un party illegale, in strada. Musica a tutto volume fino a notte fonda, e tutto questo senza che nessuno provvedesse a sanzionare (o almeno a disperdere) quella folla.

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