Terremoto, oggi scuole chiuse a Roma per accertamenti

Terremoto, oggi scuole chiuse a Roma per accertamenti
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Domenica 30 Ottobre 2016, 14:22 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 08:24

Lesioni nei palazzi, strade bloccate, servizi metro sospesi, un tratto di Tangenziale interrotto e oggi scuole chiuse in via precauzionale. E poi il patrimonio artistico lievemente ferito dalla Basilica di San Paolo al gioiello barocco di Sant'Ivo alla Sapienza di Borromini. La terra trema pure nella Capitale: la forte scossa di terremoto che di buon mattino investe il centro Italia si avverte distintamente in tutto il territorio cittadino, con ripercussioni a partire dai trasporti pubblici. 

Rimane chiuso «fino a nuovo ordine» anche il tratto finale della Tangenziale Est di Roma dopo la scossa di terremoto avvertita stamattina. Lo si apprende dalla polizia municipale. In particolare, la chiusura riguarda il tratto da Largo Passamonti in direzione Vle Castrense (S.Giovanni) e interessa chi proviene dalla stazione Tiburtina e chi proviene da Via Dei Reti. A quanto riferito, anche la rampa di accesso alla Tangenziale Est da via Prenestina è chiusa, sia per chi è diretto a viale Castrense sia per chi è diretto a Via Tiburtina. Il traffico inverso da viale Castrense verso tutte le direzioni è invece regolare.



Per cominciare, ieri, è stato interrotto il servizio sulle metropolitane A, B e B1 fino a ora di pranzo per verifiche tecniche. Poi nel pomeriggio, l'annuncio della sindaca Virginia Raggi: «In via meramente cautelativa le scuole domani resteranno, in modo tale che i tecnici e i responsabili della sicurezza possano andare ad effettuare tutte le verifiche». I controlli successivi al sisma, in giornata, comportano ritardi sulla linea C della metropolitana e sulle ferrovie urbane. Interrotto un tratto della Tangenziale est per controlli ai giunti metallici e verifiche per una crepa su una rampa di accesso.

Diverse le segnalazioni di crepe negli edifici e crolli dei cornicioni: evacuati temporaneamente due palazzi nella zona nord-ovest della città, i residenti rientrano solo dopo le verifiche. Viene dichiarato invece inagibile uno stabile dove vivono due anziani a Cesano, all'estrema periferia nord. Mentre in zona Portuense un ascensore di uno stabile, fortunatamente vuoto, si ferma tra un piano e l'altro. Controlli anche sullo stabile vicino lungotevere Flaminio, già interessato tempo fa dal crollo di due piani. Tutto ok, mentre da un palazzo vicino sono caduti pezzi di cornicione. Al Prenestino è addirittura esplosa una tubatura. In mattinata, preventivamente, viene evacuata la Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove si registrano fratture sul porticato esterno e piccoli crolli di calcinacci. La grande chiesa romana resta out per qualche ora, mentre nella la Basilica di San Lorenzo fuori le Mura viene interdetta solo parte di una navata, a causa della caduta di calcinacci. In Campidoglio si tiene un vertice sulla sicurezza con i vigili e il dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana e la Polizia Locale, in costante contatto con la Protezione Civile.

Obiettivo: avere un monitoraggio completo della situazione degli edifici. «Ovviamente gli effetti della forte scossa di terremoto che si è verificata questa mattina, a Roma non hanno prodotto danni gravi - spiega Raggi al termine della riunione -. Tuttavia sono arrivate numerose segnalazioni, la Polizia locale, i vigili del fuoco la commissione stabili pericolanti sono andate ovunque a verificare e mettere in sicurezza o transennare eventuali zone critiche». È lei stessa a comunicare a turisti e romani in attesa che per oggi le visite a Palazzo Senatorio sono sospese per i dovuti controlli. Anche nello storico edificio, sede del Comune, infatti si registra una crepa di lieve entità nell'intonaco. Sospese anche le visite al Quirinale. In corso controlli anche in Vaticano e nelle Basiliche Pontificie ma al momento non si segnalano «danni strutturali». Verifiche anche nella Basilica di Santa Maria Maggiore, in particolare nel museo per una crepa, ingresso regolare al Colosseo, dove non si riscontra alcun danno. E infatti i turisti stanno in fila. «Paura? Macchè il Colosseo non lo smuove manco il terremoto», dice saggiamente un signore australiano.

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