Padre picchia la figlia minorenne perché il suo fidanzato è troppo vecchio: choc a Primavalle

La 16enne è stata trasportata in codice rosso all’ospedale San Filippo Neri

«Il tuo ragazzo è troppo vecchio», padre massacra di botte la figlia minorenne: choc a Primavalle
di Camilla Mozzetti
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Domenica 5 Novembre 2023, 22:42

«Non lo devi più vedere né sentire» e giù botte e calci ovunque: sul volto, sulla schiena, sulla pancia. Un padre che massacra di botte la figlia, “colpevole” di frequentare un uomo molto più grande di lei. Si è consumata così, fra le mura di un vecchio appartamento di Primavalle, l’ennesima aggressione ai danni di una donna, stavolta minorenne. Il padre, un pregiudicato italiano di 39 anni - Patrizio R. - aveva scoperto quella relazione, nata sui social e non sopportava l’idea che la figlia di 16 anni si frequentasse con un uomo di 35 anni. Così, assistendo all’ennesimo scambi di messaggi fra i due, ha afferrato la ragazzina dai capelli e poi l’ha picchiata colpendola alla cieca su tutto il corpo. «Smettila», urlava lei cercando di ripararsi il volto con le braccia senza però riuscire a schivare i colpi. 

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I SOCCORSI

Proprio quelle urla hanno attirato l’attenzione di alcuni condomini e se qualcuno di loro non fosse intervenuto, meno di una settimana fa, le condizioni della 16enne sarebbero state probabilmente più gravi.

Trasportata in codice rosso all’ospedale San Filippo Neri, i sanitari chiamando la polizia l’hanno poi dimessa con 20 giorni di prognosi. 

LE MINACCE

«Non lo devi più vedere» avrebbe esordito così il padre vedendo che la ragazzina continuava a scriversi con quell’uomo sì, molto più grande di lei, ma incensurato. La 16enne gli ha risposto di non intromettersi e lui l’ha afferrata per i capelli, trascinandola in terra e iniziando a colpirla non solo con le mani. Un tipo violento già sottoposto al divieto di avvicinamento per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale compiuti contro una donna con cui anni fa aveva avuto una storia prima di incontrare la madre della figlia. I precedenti dell’uomo sono emersi in fase di indagine grazie al lavoro congiunto del commissariato Primavalle e dell’Anticrimine. Il Questore aveva al termine degli accertamenti emesso un ammonimento a cui la Corte d’Appello ha aggiunto la misura cautela del carcere in ragione dei suoi precedenti. Quando gli agenti di Primavalle gli hanno notificato entrambi gli atti l’uomo è rimasto impassibile, senza spiegare nulla ma da quanto emerso poi a valle del sopralluogo nell’appartamento a questa storia di violenza inaudita si somma un disagio sociale ed economico. L’appartamento, un modesto bilocale popolare rasentava le minime condizioni di igiene. In quelle due stanze padre e figlia vivevano insieme da anni dopo che la madre della ragazzina aveva perso la potestà genitoriale poiché non si era mai occupata della ragazza fin da quando era ancora una bambina. 

L’AFFIDAMENTO

Non ci sono neanche parenti prossimi e quando il giudice ha dovuto stabilire a chi affidare la minore, la scelta è ricaduta sull’attuale compagna della madre. Allertati, naturalmente anche i servizi sociali che dovranno ora monitorare la situazione mentre la ragazzina sarà affiancata anche da uno specialista. Le botte del padre sono state - è questa l’ipotesi - solo la punta dell’iceberg di una serie di maltrattamenti anche di natura psicologica che la ragazzina avrebbe subito nel corso degli anni e che l’avevano poi portata a frequentare anche a intermittenza la scuola. Per il padre invece si sono aperte le porte del carcere: dovrà rispondere di lesioni gravi.

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