Picchia e affama la madre, la donna arriva a pesare 40 chili. Indagata la figlia

Il Tribunale di Teramo
di Teodora Poeta
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Martedì 24 Ottobre 2023, 08:11

Si è ridotta a pesare poco meno di quaranta chili e non perché lei non volesse mangiare, ma perché in casa non aveva nulla da mangiare. A finire in quelle condizioni, costretta a soffrire la fame dalla figlia che viveva con lei, una teramana di 72 anni, ricoverata poi in ospedale per tre mesi a causa del suo stato di forte denutrizione. Una storia che nasce nell’ambito di un grave disagio familiare che era già all’attenzione dei servizi sociali. Ieri, in tribunale, davanti al gip Marco Procaccini c’è stata la rinuncia all’incidente probatorio sulla 72enne da parte della pm titolare del fascicolo d’inchiesta Greta Aloisi a causa delle condizioni fisiche in cui tuttora versa l’anziana che al momento si trova in una casa di riposo.

Indagata in questa fase per maltrattamenti con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona con disabilità è la figlia 43enne, che secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe anche picchiato sua madre. Sono stati gli assistenti sociali a segnalare alle autorità la grave situazione che pare l’anziana fosse costretta a vivere tra le mura domestiche, lasciata senza nulla da mangiare e presa a bastonate dalla figlia.

Racconti confermati poi anche all’amministratore di sostegno nominato dal giudice tutelare.

E’ lo scorso giugno quando l’anziana è stata ricoverata per tre lunghi mesi all’ospedale di Giulianova. I medici hanno accertato una grave malnutrizione e condizioni di scarsa igiene. Chi si sarebbe dovuta prendere cura di lei era la figlia che secondo una perizia di parte, avrebbe un vizio parziale di mente. Nulla, insomma, che comprometterebbe la sua capacità di comprendere ciò che faceva. Come quando, sempre secondo l’accusa, avrebbe picchiato la mamma colpendola al viso anche con l’utilizzo di un bastone fino a causarle una tumefazione in corrispondenza di un occhio e sulla testa, tanto che ci sono voluti i punti di sutura per fermare una ferita. I fatti fanno riferimento ad un periodo fino allo scorso maggio. L’intervento dei servizi sociali si è reso necessario, a suo tempo, dopo una caduta in casa dell’anziana che ha iniziato a rendere la sua vita ancora più complicata e dipendente dalla sua unica figlia.

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