Roma, droga pagata con bonifici: e il pusher finisce in cella. Nel cellulare le chat con i clienti e i versamenti: «Palestra urgente»

L’uomo nascondeva 43 grammi di cocaina e il materiale per confezionarla

Roma, droga pagata con bonifici: e il pusher finisce in cella. Nel cellulare le chat con i clienti e i versamenti: «Palestra urgente»
di Federica Pozzi
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Sabato 16 Settembre 2023, 22:52

Non si curava neppure di cancellare le chat con gli ordini dei clienti e né di non rendere tracciabili i pagamenti: il pusher di origini albanesi di 38 anni, arrestato venerdì, riteneva che il modo più sicuro per incassare i soldi dello spaccio fossero i bonifici. Era stato fermato a un posto di blocco a Casal del Marmo dai carabinieri di Ottavia. Nell’auto e nel suo appartamento i militari hanno trovato lo stupefacente oltre al materiale per il confezionamento e più di mille Euro in contanti. L’uomo, che già era sottoposto all’obbligo di firma per un altro reato, adesso è in carcere in attesa del processo. 

La vicenda

Venerdì, durante un normale controllo, i militari avevano fermato il 38enne che da subito si era mostrato agitato.

Insospettiti dal suo comportamento, i militari avevano così deciso di controllare l’auto, che era a noleggio, e al suo interno, dentro l’impianto dell’aria condizionata, hanno trovato otto dosi, già suddivise e debitamente confezionate di sostanza droga, che poi è risultata essere cocaina. In un primo momento, l’uomo ha detto di essere senza fissa dimora ma non è stato creduto dai carabinieri in quanto per stipulare un contratto di noleggio di un’automobile è necessario un indirizzo. Così, grazie ad un controllo sul telefono, i militari hanno trovato un documento di alcune spese condominiali relative a un appartamento nella stessa zona. L’imputato era anche in possesso delle chiavi di una casa. E così i carabinieri hanno deciso di accompagnarlo all’indirizzo che avevano scoperto e di aprire la porta con le chiavi che l’uomo aveva con sé. Durante la perquisizione è stata trovata altra cocaina nascosta all’interno della fodera di un cuscino, in tutto quasi 43 grammi. In casa c’era anche il materiale per il confezionamento, oltre a un bilancino di precisione e mille e 50 euro in contanti. Ritrovamenti che non hanno lasciato molto spazio all’immaginazione ma, come spesso accade ultimamente, e come era accaduto anche per la ricerca dell’indirizzo dell’abitazione, la svolta è arrivata da un ulteriore controllo sul cellulare, tallone d’Achille degli “spacciatori 2.0”. 

I bonifici

L’uomo era infatti così tranquillo nello svolgere la sua attività che non cancellava neppure dal telefono le chat con i presunti acquirenti. Una traccia già abbastanza palese, avvalorata dal fatto che gran parte della corrispondenza riportava le copie dei bonifici bancari che venivano inviati al 38enne presumibilmente in cambio della droga, camuffati con diciture nella causale come “pagamento urgente palestra”. Arrestato per detenzione di sostanza stupefacente per la cessione a terzi, per essere stato trovato in possesso di un totale di nove involucri corrispondenti a 42,6 grammi di cocaina, è stato processato ieri per direttissima. 
In aula ha continuato a sostenere di essere senza fissa dimora e di svolgere il lavoro di produttore musicale. Il pm Mauro Masnaghetti ha richiesto per l’imputato, già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un furto in abitazione, la custodia cautelare in carcere. Misura che è stata confermata poi dal giudice. E adesso dovrà attendere in carcere il processo.

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