Partendo dalla proiezione di due toccanti video sulla “morte felice”, Pompili ha analizzato l’argomento sia dal punto di vista etico che religioso, non dimenticando la stretta attualità, che, a partire dal recente caso di Dj Fabo, ha scatenato non poche discussioni e polemiche.
Al centro dell’intervento di Pompili l’aspetto antropologico della questione. Se è vero, secondo il Vescovo, che la vita umana ha un valore inestimabile e superiore a tutto il resto, va considerato anche che la sofferenza, a causa della quale spesso si sceglie poi l’eutanasia, è compresa realmente solo da chi la vive e di conseguenza è necessario portare enorme rispetto per chi decide di porre fine alla propria esistenza con metodi attualmente non del tutto condivisi.
Pompili, di fronte ad un tema così forte, è apparso visibilmente commosso e ha sottolineato più volte come sia doveroso che le istituzioni si attivino per fornire ai malati maggiori cure palliative, in grado di alleviare le sofferenze e di evitare situazioni di così grande dolore fisico e psicologico. Molto, secondo il Vescovo, è stato fatto a riguardo, ma tuttavia ancora non è sufficiente.
Protagoniste dell’incontro anche le domande degli studenti, complesse e allo stesso tempo pertinenti. I quesiti, che avevano come argomenti ricorrenti soprattutto il senso della vita, il libero arbitrio e la posizione dell’Italia sull’eutanasia, hanno lasciato molto soddisfatto Pompili, che ha evidenziato la necessità di affrontare il più possibile con i giovani argomenti crudi, ma estremamente formativi come quello trattato in questa occasione.
In conclusione dell’evento, incominciato alle 10 e terminato poco dopo le 12, il Vescovo ha invitato i presenti a non nascondere la propria fragilità che, nella malattia ma in molte altre situazioni della nostra esistenza, ci mostra per quello che realmente siamo, cioè creature piene di debolezze e limiti, ma soprattutto persone sempre bisognose dell’aiuto e del sostegno dell’altro.
Hanno moderato la conferenza la preside del Liceo Classico Varrone, Stefania Santarelli, e il rappresentante d’istituto Marco Del Din. Alla fine dell’incontro con Pompili, gli studenti hanno poi portato avanti, per circa un’ora, un dibattito fra loro sempre sul tema dell’eutanasia.
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