Rieti, i treni sono “fantasma”: il calvario dei pendolari

Treno Blues
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Lunedì 3 Aprile 2023, 00:10

RIETI - Poveri pendolari reatini. Soprattutto coloro che viaggiano, o almeno cercano, di viaggiare, in treno. Senza un collegamento diretto con Roma, se non passando per Terni, e da mesi inutilmente in attesa dei treni trimodali acquistati dalla Regione Lazio. Treni in grado di limare sensibilmente i tempi di percorrenza tra Rieti e Terni e, successivamente, in direzione Roma, rendendo di fatto appetibile scegliere la ferrovia per recarsi nella Capitale, per lavoro o studio. Un esercito composto da almeno 15mila reatini.
I treni trimodali di cui parliamo sarebbero dovuti entrare in funzione già nello scorso anno. Siamo ad aprile dell’anno successivo e ancora nulla. Nel frattempo, è cambiato il governo regionale, ma non si sa ancora nulla della consegna e successiva attivazione dei bimodali. Una vicenda sulla quale fa sentire la propria voce la Uil. «Avevano fatto capolino in città a fine dicembre scorso, suscitando stupore e creando aspettative per il futuro. Si parlava - spiegano Maurizio Lago (Uil trasporti), e Alberto Paolucci (Uil di Rieti e della Sabina romana) - di qualche mese di prova per poi entrare definitivamente in esercizio in primavera. La primavera è arrivata ma i Blues non sono ancora a disposizione della cittadinanza. I treni trimodali acquistati dalla Regione Lazio per collegare Rieti a Roma passando per Terni, creando per migliaia di pendolari una valida alternativa al Cotral per di raggiungere la Capitale, non sono ancora utilizzabili». 
I due sindacalisti chiedono notizie e tempi precisi sulla loro messa in funzione. «Fondamentali per il territorio del reatino, per il suo sistema economico e soprattutto per le persone che vivono a Rieti e provincia, che ogni giorno per lavoro, per studio o per altre necessità si muovono verso la Capitale. Abbiamo necessità di un confronto con interlocutori qualificati, per capire nel concreto se vi siano problematiche che impediscano la messa in esercizio dei trimodali, se qualcosa non sia andato come sarebbe dovuto andare e le strategie per superare l’impasse, misurare la volontà di risolvere celermente eventuali criticità», sottolineano dalla Uil. 
Uil che a questo punto si appella al primo cittadino Daniele Sinibaldi, ai rappresentanti regionali e al parlamentare Paolo Trancassini: «Nella convinzione che la messa in esercizio dei Blues sia una priorità per chi ha responsabilità di governo e per l’amministrazione competente, auspichiamo che questo tema, che ha sempre avuto tutta la nostra attenzione, abbia finalmente il clamore che merita. In quest’ottica ci appelliamo anche al sindaco di Rieti, ai consiglieri, agli assessori regionali, ai parlamentari eletti nel reatino, perché puntino un faro permanente sulla questione». L’obiettivo del sindacato, chiaramente, è fare uscire dall’isolamento infrastrutturale il reatino. «Sotto questo aspetto – concludono i due sindacalisti – la messa in esercizio dei Blues rappresenterebbe solo un primo passo, sebbene importantissimo. Molti altri ne dovremo compiere per ricucire il territorio di Rieti al resto dell’Italia, a partire dalla nuova ferrovia Rieti-Roma, sulla quale anche l’attuale presidente della Regione, Francesco Rocca, si è più volte impegnato pubblicamente».

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