Dal palco del Rieti Sport Festival la proposta di intitolare un quadrangolare a Kobe Bryant

I protagonisti del basket al Rieti Sport Festival
di Luigi Ricci
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Domenica 13 Settembre 2020, 20:58 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 17:11

RIETI - Un quadrangolare in memoria di Kobe Bryant: questa la novità saliente dell’ultima serata del Rieti Sport Festival, oltre alla passerella di ospiti di rilievo della pallacanestro.

Durante lo svolgimento, infatti, c’è stato un collegamento in videochiamata con Marco Sambugaro, general manager di Pistoia, che ha lanciato l’idea di organizzare dal prossimo anno un torneo che coinvolga le squadre delle città in cui ha giocato Joe Bryant ed è vissuta la compianta ex star dei Los Angeles Lakers. «Il torneo – come ha spiegato Sambugaro – coinvolgerà Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia, le città che nell’ordine hanno ospitato Kobe Bryant e la sua famiglia, e di anno in anno dovrebbe disputarsi in ognuna di esse. L’idea è allo stato embrionale ma c’è il tempo per lavorarci». in platea era presente l'avvocato Carlo Rombolà, dirigente della Viola, appositamente giunto da Reggio Calabria per presentare la pronta adesione del club calabrese.
     
E’ stata una chiusura in bellezza per la 5^ edizione del Rieti Sport Festival che, nonostante le enormi difficoltà create dalla pandemia, ha trovato una formula alternativa per non saltare un giro, come invece è toccato ovunque a innumerevoli manifestazioni di ogni genere. La conclusione è toccata al basket, sport principe a Rieti, riunendo tre ex nazionali dal ragguardevole palmarès più altri due importanti ospiti. Ad alternarsi sulla pedana dell’Auditorium, preceduti da Michele Cappelletti (4 volte campione del mondo di beach tennis):

Giacomo "Jack" Galanda (vincitore di 3 scudetti, una Coppa Italia, 2 Supercoppa Italiana. In nazionale: medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene 2004, oro agli Europei 1999, argento agli Europei 1997, bronzo agli Europei 2003, 215 partite).

Alex Righetti, attuale coach del Real Sebastiani (Un Eurochallenge, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana. In nazionale medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene 2004, bronzo agli Europei 2003, 117 partite).
Marco Cusin, il più giovane e ancora in attività (Uno scudetto, 3 Supercoppa Italiana, 115 partite in nazionale).
Paolo Del Bene, direttore della Luiss Sport Academy l’associazione sportiva della Luiss che oltre permettere ad atleti di numerose discipline, basket incluso, di giocare a livello agonistico consente agli stessi di studiare per programmare un futuro extrasportivo.

Meno aneddotica da parte degli ex nazionali di basket rispetto agli ospiti delle serate precedenti e maggior accento sulla formazione personale, sull’etica lavorativa e sull’unità di gruppo: «Non basta la tecnica – ha sottolineato Galanda – se non è inserita in un contesto vincente che coinvolga tutti per raggiungere un obiettivo. Un buon gruppo può arrivare dove non riuscirebbe un altro ricco di individualità poco unite. E anche questo che ha permesso a me, Alex (Righetti, che ha sottolineato le qualità di leadership di Galanda) e Marco di raggiungere grandi obiettivi a livello di club e in azzurro». 

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