RIETI - «A lavori terminati, ci saranno due tratti a tre corsie di 2 chilometri ciascuno, con la corsia di sorpasso messa in maniera alternata, per garantire sia a chi viaggia verso Roma, sia a chi viaggia verso Rieti, di avere spazio sufficiente per sorpassare in piena sicurezza i mezzi più lenti. Una soluzione per aumentare la sicurezza, in attesa della realizzazione delle 4 corsie». È questa la sintesi della spiegazione chiara e lineare che arriva direttamente dalla struttura di Fulvio Soccodato, il commissario straordinario per gli interventi sulla Salaria.
Un chiarimento dato in esclusiva a Il Messaggero, in relazione alle polemiche divampate, soprattutto sui social, dopo la chiusura dei lavori nel tratto della statale tra i chilometri 47 e 49, dopo Osteria Nuova andando in direzione Roma, dove da alcuni giorni è stato rimosso il cantiere e si viaggia su 2 corsie verso Roma e su una sola verso Rieti. Una scelta che molti hanno giudicato incomprensibile e pericolosa, arrivando a ipotizzare anche un errore rispetto al progetto originario, ma che appare una soluzione logica, se vista in prospettiva del completamento dei lavori nei tratti successivi.
Il piano. Il piano commissariale prevede in tutto 54 interventi di varia entità sulla Salaria, inclusa la realizzazione di 4 corsie, separate, tra Passo Corese e Osteria Nuova e poi tra Ponte Buita e Ornaro.
La sicurezza. Vista così la scelta appare logica e, soprattutto, votata all’aumento della sicurezza sulla Salaria. «I tempi per la realizzazione delle 4 corsie - osservano dallo staff del commissario - non sono immediati. Per noi era immediata la questione dell’aumento dei livelli di sicurezza e la realizzazione della terza corsia è sembrata la soluzione migliore. Abbiamo comunque eliminato una terza area in cui fare la corsia di arrampicamento, perché in quel caso poteva risultare meno utile, ma comunque dispendioso». I lavori per i due tratti si avvicinano ai 13 milioni di euro e, comunque, si continua a lavorare per le 4 corsie, con tempi ancora non definiti nei dettagli. Le variabili sono molte: nel tratto oggetto di proteste, ad esempio, il nuovo tracciato dovrebbe deviare da quello attuale a seguito del ritrovamento di tratti di strada di epoca romana. Fattori che influiscono inevitabilmente sul progetto complessivo.